Ricordare il Generale attraverso le sue azioni e le sue lotte. È così che Collegno ha voluto commemorare Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta della Polizia di Stato Domenico Russo: ricordando ciò che che fecero.
La cerimonia si è aperta con la presentazione delle esperienze dei giovani collegnesi di Piazza Ragazzabile e del Servizio Civile Nazionale, che hanno voluto rendere partecipi i presenti del loro costante impegno. Ospite della commemorazione è stato il direttore de "La Stampa" Maurizio Molinari.
"Il Generale, insieme alla moglie e all'agente di scorta Domenico Russo sono, e restano, un modello per le nuove generazioni. Questo è qualcosa su cui dobbiamo riflettere - ha affermato Molinari, che ha voluto raccontare alcuni episodi della vita del Generale Dalla Chiesa - Il modo migliore per ricordare gli eroi è ricordare nel dettaglio ciò che fecero".
"Valori come esperienza, coraggio e capacità di ragionare con la propria testa di uomini come Dalla Chiesa ne hanno fatto un eroe è un nostro modello. Un esempio di umiltà e di sentirsi parte della società che si intende difendere. Grazie al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa".
Ed è proprio con questa cerimonia, in ricordo del Generale, nel piazzale antistante il monumento a lui dedicato, che la città ha dato il via all'inizio dell'anno amministrativo. "Dobbiamo essere orgogliosi di iniziare questo anno istituzionale nel nome di Carlo Alberto Dalla Chiesa - ha dichiarato il sindaco Francesco Casciano - lo ricordiamo impegnato nella lotta al banditismo, al terrorismo e nella lotta che lo ha visto cadere, ma non morire, la lotta alla mafia".
La cerimonia si è conclusa con la deposizione della corona d'alloro sul monumento dedicato al Generale, ricordando anche l'area gioco che l'anno scorso è stata dedicata all'agente Domenico Russo.