Secondo sfratto evitato (almeno per il momento) in poco meno di due settimane sul territorio della Circoscrizione 7.
Dopo il quartiere Valdocco, a salire alla ribalta dell'emergenza abitativa è Aurora: una famiglia di quattro persone composta da mamma, papà e due bambini, ha potuto restare nel proprio appartamento per il mancato arrivo dell'ufficiale giudiziario. La palazzina, situata in Via Aosta, apparterrebbe al “ras delle soffitte” Giorgio Molino.
A sostegno della famiglia, ieri mattina è stato organizzato un presidio del collettivo Prendocasa Torino: “Per soli due mesi non pagati nel 2018 - fanno sapere – hanno ricevuto lo sfratto da parte del famoso palazzinaro Giorgio Molino, che mentre mandava avanti la procedura continuava a chiedere illegalmente l'affitto”. L'alloggio verserebbe anche in condizioni poco consone: “Come al solito - proseguono – gli stabili di Molino sono fatiscenti e decadenti: i bambini si sono ammalati a causa di un'infestazione di insetti che il proprietario non si è preoccupato minimamente di risolvere”.
Nonostante le proteste, lo sfratto potrebbe però essere solo rimandato: “Sapendo del presidio – concludono gli attivisti – l'ufficiale giudiziario l'avrà rinviato a data da destinarsi per potersi avvalere del cosiddetto “sfratto a sorpresa”: piomberanno in casa senza preavviso, alle 6 del mattino, a buttare fuori la famiglia, lasciandola con un cappio al collo ancora più stretto e con la paura di uscire per non ritrovarsi senza alloggio”.