“Cosa ha da nascondere il sindaco di Torino Chiara Appendino? Perché avrebbe accettato il ricatto del suo ex portavoce Pasquaretta, aiutandolo a trovare un altro posto di lavoro nel ministero di Laura Castelli con il Movimento 5 Stelle?”. Queste le domande di Roberto Rosso, capogruppo di Fratelli d’Italia in Sala rossa.
“Oggi si sono chiuse le indagini e la Procura accusa Pasquaretta di estorsione, corruzione, peculato – aggiunge -. Aspettiamo il processo e la sentenza, naturalmente: siamo garantisti e non condanniamo certo nessuno”.
“Ma dal punto di vista politico, poiché sarebbe stata la stessa Appendino a denunciare l’estorsione – continua Rosso – è giusto chiederle perché lei la abbia in qualche modo accettata. Pasquaretta, secondo gli inquirenti, l’avrebbe minacciata di rivelare qualcosa di dannoso per lei, se la Appendino non gli avesse al più presto trovato un nuovo posto di lavoro. E infatti il giornalista è stato immediatamente piazzato a lavorare e percepire salario dalla compagna di partito, il sottosegretario Castelli, al Mise”.
“Poi, secondo autorevoli quotidiani, pare che Pasquaretta si sia lamentato per lo stipendio ritenuto troppo basso. E, una volta ottenuto l’adeguamento desiderato, il giornalista è ricomparso sorridente nelle foto della festa di compleanno della figlia del Sindaco. La pace sembrava suggellata, poi ci hanno pensato i magistrati a romperla nuovamente. Ma dal punto di vista politico la questione resta aperta. L’avevo chiesto allora e lo chiedo ancora: cosa aveva da nascondere la Appendino per accettare una situazione del genere?”, conclude il capogruppo.