Nel corso dello sciopero generale indetto dalla Cub e da altri sindacati, i colleghi del comparto scuola di Torino, Asti, Cuneo e Vercelli hanno incontrato presso l'Ufficio Scolastico Rergionale del Piemonte il direttore regionale Dott. Fabrizio Manca e il direttore del personale Dott Bordonaro.
La Cub ha portato le proprie rivendicazioni nazionali già affrontate nel corso dell'incontro con il sottosegretario De Cristoforo, operando alcune precisazioni rispetto a temi relativi al Piemonte:
- l'organico in ruolo della scuola primaria e dell'infanzia ad oggi è composto da circa il 90% di diplomati magistrali con riserva o assunti da concorso come ex riservisti
- le graduatorie ad esaurimento (GAE) infanzia e primaria vedono, in tutta la regione, la presenza di solo 84 persone a pieno titolo
- la quota dei colleghi esclusi dal concorso o da seconda fascia copre il resto dei posti vacanti senza saturarli dando così seguito alla necessità di attingere da Messe a Disposizione con l'utilizzo spesso di persone sprovviste di titolo di studio richiesto per l'insegnamento specifico
- l'organico della scuola secondaria, vede ancora solo 100 persone in tutto il Piemonte presenti nelle Gae, i posti restanti sono assegnati ai docenti di seconda e, sopratutto, terza fascia.
Alla luce di tutto ciò, abbiamo chiesto di trovare un canale di assunzione più rapido da abbinarsi alle graduatorie di merito regionali per l'assunzione di tutti i soggetti che abbiano raggiunto o superato i 36 mesi di servizio mediante graduatoria a scorrimento simile a quelle Ata 24 mesi e alle forme di reclutamento del Trentino Alto Adige .
La CUB ha sottolineato la carenza di posti autorizzati per le immissioni in ruolo 2019 su tutti gli ordini di scuola ed è seguita la richiesta di assunzione su tutti i posti di diritto disponibili per il futuro anno scolastico .
I colleghi di terza fascia presenti hanno sottolineato le misure inique del futuro concorso per medie e superiori che li vedrebbero selezionati da un test a crocette prima di rientrare in una procedura concorsuale che non ha nulla di riservato e non agevola in nessun modo docenti che da anni rendono possibile l'apertura delle scuole medie e superiori.
Infine e' stato affrontato il problema degli istituti sottodimensionati nella nostra regioni, nei casi più delicati l'Istituto Comprensivo di Arborio e l'Istituto Comprensivo di Savigliano, a rischio soppressione causa ridimensionamento, con accorpamento dei singoli plessi presso altri Istituti Comprensivi.
L'USR Piemonte attende entro novembre la pubblicazione della delibera regionale relativa al dimensionamento scolastico, ma ha solo un parere consultivo, la decisione spetta ai Consigli Provinciali e, in ultimo, alla Regione.
I dirigenti dell'USR si sono mostrati attenti e sensibili alle nostre problematiche.
Riteniamo, di conseguenza, come sindacato che sia importante un confronto fra le istituzioni locali, che spesso hanno un quadro della situazione più puntuale, e le rappresentanze reali dei lavoratori della scuola e dei genitori.