Quasi il 40% dei dipendenti del Comune di Torino oggi lavora in smart working. In base alle indicazioni governative - che suggeriscono di favorire l'occupazione a distanza per contrastare il contagio da coronavirus - sono 3.291 (38,77%) ad operare da casa, su un totale di 8.488. Tra di loro, come ha chiarito oggi la sindaca Chiara Appendino in videoconferenza, nessuno è positivo al tampone.
Il numero maggiore dei lavoratori che operano in remoto è in servizio nella divisione Patrimonio, Partecipate e Facilitiy, cioè il 90,70% (195 dipendenti su 215), mentre il Corpo di Polizia municipale è quello con la percentuale minore pari al 5,59% (100 dipendenti su 1790).
Tra gli altri settori, la divisione Urbanistica e Territorio conta sull’85,37% di lavoratori in smart working (140 dipendenti su 164), i servizi Tecnici l’84% (210 dipendenti su 250), il Personale il 66,67% (110 dipendenti su 165) e i Servizi Educativi il 59,85% (1.100 dipendenti su 1838).
"Stiamo garantendo - ha sottolineato Appendino - tutti i servizi essenziali".
I dipendenti autorizzati allo smart working in regime ordinario, cioè prima dell’emergenza coronavirus, erano 700, cioè l’8,3%.