"I medici di famiglia sono stati e saranno sempre la prima linea, sia nell’emergenza che nella normalità, avendo un ruolo insostituibile di raccordo tra i cittadini e le famiglie, e tutto il sistema sanitario regionale". Così Alessandro Stecco, presidente della Commissione Sanità.
"I medici di medicina generale si sono dimostrati uno dei cardini fondamentali della lotta al Coronavirus, e lo dimostra sia il fatto che hanno pagato anche loro un prezzo salato in termini di contagi e di morti come purtroppo anche medici, infermieri, tecnici ospedalieri, sia il fatto che sempre da loro sono giunte molte proposte migliorative recepite durante quest’emergenza.
Su di loro si baserà la ricostruzione di una sanità territoriale più efficiente, che si aggiunge al grande lavoro da fare con tutte le categorie per una sanità ospedaliera che tenga conto di quanto ci è successo con la pandemia oltre che dei problemi pregressi non risolti.
Dobbiamo farlo però mettendo da parte le polemiche, con la massima capacità di dialogo e di comprensione reciproca, lavorando tutti assieme con Regione, Consiglio Regionale, Commissione Sanità, tutti gli Ordini Professionali con un unico scopo : far ripartire la sanità piemontese imparando dalle sue fragilità per renderla più forte, facendo leva sui suoi punti di forza per puntare sempre di piu’ all’eccellenza, nell’interesse primario dei nostri cittadini e pazienti".
E sul tema è intervenuto anche Andrea Cerutti, vicepresidente del gruppo regionale Lega Salvini Piemonte, che ha elogiato l’operato di medici e paramedici. "Sappiamo bene quanto sia duro questo momento per medici ed infermieri di ogni livello. Tutti - medici di famiglia, ospedalieri e operatori sanitari - stanno svolgendo con estrema professionalità ed abnegazione il proprio dovere”.
E ha aggiunto: “Dobbiamo a ciascuno di loro - conclude Cerutti - una profonda gratitudine, che però non può limitarsi solo alla parole. Proprio per questo, ritengo sia doveroso fare in modo che a tutto il personale medico e sanitario piemontese, medici di assistenza primaria inclusi, possa essere riconosciuto un aumento di stipendio, un’indennità speciale per l’enorme impegno profuso in questo difficilissimo periodo”.