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Sport | 01 agosto 2020, 18:24

Si è conclusa la cicloturistica benefica Bardonecchia-Otranto

Traversata dall'estremo Ovest all'estremo Est dell'Italia, dalla montagna al mare

Si è conclusa la cicloturistica benefica Bardonecchia-Otranto

Umberto Morelli, 27 anni, e Paolo Testa, 28 anni entrambi ingegneri savonesi, in sella alle loro biciclette a trazione muscolare, partiti sabato 25 da Bardonecchia alla volta di Otranto (Lecce), hanno raggiunto venerdì sera 31 luglio, in leggero anticipo rispetto alla tabella di marcia, dopo aver pedalato, senza stop, per 1.500 chilometri suddivisi in sette tappe di 200 chilometri, il comune salentino sul mare Adriatico.

Hanno trovato ad accoglierli Stefano Panareo, Assessore Comunale allo Sport della Città di Otranto, che ha patrocinato l’evento e diversi membri della giunta del comune pugliese, che si sono complimentati con i due cicloturisti liguri per l’impegnativa traversata, dall’estremo occidentale all’estremità orientale, del Bel Paese, il cui significato va oltre l’aspetto prettamente sportivo.

La traversata, infatti, è stata organizzata a scopo, benefico, nell’ambito del Progetto “Balance on the world”, sostenuto da alcuni importanti sponsor, ideato al fine di raccogliere fondi da destinare alla Fondazione Michele Scarponi, nata a sostegno di ciclisti, parte debole dei fruitori delle vie di comunicazione, troppo spesso vittime dei pirati della strada.

I due ciclisti, aggiungono così la Bardonecchia-Otranto alle precedenti pedalate simili: dalla Liguria alla Camargue francese, 600 chilometri e da Savona a Lisbona, passando per il Cammino di Santiago de Compostela, 2.500 chilometri, con la successiva donazione delle loro biciclette ad un orfanotrofio. 

“Abbiamo percorso – sostengono i due cicloamatori, raggiunti telefonicamente - ogni tipo di strada, sterrate ed asfaltate, locali e provinciali, attraversando località molto belle, nell’entroterra e lungo il mare, sfidando il gran caldo, ma contenti per aver rinsaldato, in nome della solidarietà e della fratellanza, vecchie amicizie e creato nuovi rapporti umani. Molto stanchi, ma certamente molto contenti. Giusto il tempo di riposarci e via. Nel nostro prossimo futuro ci sono altre imprese simili, che quanto prima, renderemo note. Ringraziamo tutti per il supporto e vi invitiamo ad aderire al Progetto benefico che ha ispirato le nostre traversate”.

Comunicato Stampa

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