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Politica | 21 settembre 2020, 17:42

Appendino condannata, il M5s non volta le spalle alla sindaca: "Continueremo a sostenerla, le siamo vicini"

Presa di posizione del M5s torinese: "E' un momento duro e triste, ma siamo pronti a fare la nostra parte e a portare avanti i nostri progetti"

Appendino condannata, il M5s non volta le spalle alla sindaca: "Continueremo a sostenerla, le siamo vicini"

"Ci siamo confrontati come consiglieri e abbiamo deciso di continuare a sostenere Appendino fino alla fine del mandato. Umanamente siamo vicini a Chiara e all'assessore al Bilancio, Sergio Rolando. Per tutti noi è un momento duro e triste, ma siamo pronti a far la nostra parte, portando a termine  l'impegno che abbiamo promesso 4 anni fa ai torinesi". Sono queste le parole con cui il gruppo consiliare M5s Torino ha voluto commentare la sentenza Ream che ha visto la condanna della sindaca Chiara Appendino a sei mesi.

Il gruppo consiliare, tramite una nota, spiega di voler continuare ad appoggiare la sindaca uscita temporaneamente dal Movimento Cinque Stelle: "Politicamente intendiamo  continuare portare avanti i nostri progetti amministrativi da qui al 2021. La sindaca sarà, per ora, fuori dal M5s, perché la condanna è incompatibile con il nostro statuto, ma è nostra intenzione andare avanti con questa amministrazione fino alla scadenza naturale del mandato: abbiamo tante cose da fare dobbiamo stringerci tutti attorno alla giunta per sostenerne ancora di più l'azione del M5s". 

La nota, dopo aver ribadito il quadro generale che vede l'assunzione per tre capi di imputazione su quattro e la condanna per falso in atto pubblico relativo al bilancio 2016, anno del nostro insediamento a giugno, spiega: "Siamo sempre stati convinti della buona fede dell'azione amministrativa di Appendino e lo siamo ancora. Per questo attendiamo di vedere le motivazioni della sentenza nella speranza di capire come mai la restituzione e le modalità in cui è stato generato il debito con Ream abbiamo destato interesse solo sotto questa amministrazione, dal momento che quel debito risale al 2012". 

"Non vogliamo credere che si tratti di una sentenza politica in vista delle elezioni del 2021, per questo ci auguriamo che si possa fare presto luce su tutta la vicenda, sin dalle sue origini" conclude poi il M5s torinese

Redazione

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