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Politica | 18 dicembre 2020, 15:01

Italia zona rossa a Natale? Cirio: “Inumano lasciare gli anziani soli. Se chiudono, i ristori siano immediati” [VIDEO]

Il presidente della Regione Piemonte poco prima della conferenza Stato-Regioni: “Vedremo cosa ci diranno, speravamo di aprire senza chiudere più. Grazie al vaccino dovremmo imparare a convivere con il virus”

Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, con la mascherina

Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio

"E’ ingiusto, inspiegabile e inumano vietare i ricongiungimenti famigliari per i nostri anziani soli”. Sono parole pesantissime quelle che il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio sceglie per commentare le imminenti chiusure natalizie in arrivo.

A pochi minuti dalla conferenza Stato-Regioni in cui il Governo comunicherà i contenuti del nuovo Dpcm, il Governatore ha ribadito la posizione del Piemonte sugli spostamenti tra comuni: “Abbiamo 1.200 Comuni, di cui tanti piccoli. Pensare che a Roma, che ha una raggio di 20 km, ci si sposti liberamente mentre da noi ci sono anziani soli, a 500 metri di distanza tra un Comune e l’altro è inspiegabile”. Il presidente, d’altro canto, sa che una nuova stretta è in arrivo e si appella comunque alla prudenza e alla cautela: “Questo non deve essere scambiato con il liberi tutti, dobbiamo continuare ad avere rigore e buonsenso”.

Nonostante la stretta in arrivo, Cirio rivendica i miglioramenti della Regione: “I numeri del Piemonte sono buoni, frutto di sacrifici: abbiamo il miglior report della seconda fase, gli indicatori sono ottimi”. Eppure, a prescindere da un buon valore dell’indice RT, la chiusura arriverà e penalizzerà anche il tessuto commerciale di tutto il Piemonte: “Noi non vogliamo chiudere più e anche se comprendiamo il senso di responsabilità, parlare di economia vuol dire parlare di vita di tante aziende e persone. Se ci diranno di chiudere, immediatamente mettano mano ai ristori: molto spesso li annunciano ma poi non sono concreti”.

Di certo, in vista del 2021, l’auspicio di Cirio è che si possa iniziare davvero a convivere con il virus: “Avere una strategia è fondamentale. Responsabilità e rigore devono tenere conto della necessità della ripartenza economica. C’è un aspetto che cambierà le cose: dal 27 dicembre inizieremo a vaccinare, dobbiamo imparare a convivere con il virus con un’arma in più. Il vaccino”.

“Molto dipenderà da come ci comporteremo in questi giorni: è evidente che sia necessario comprare, ma non è scontato che si vada tutti nello stesso momento. Si possono scegliere più orari: dal comportamento dei singoli passa la possibilità di uscire da questo incubo che ci ha colpito da circa un anno” ha concluso Cirio.

Andrea Parisotto

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