"Il dormitorio davanti al Duomo non può che essere una risposta emergenziale": è questo il pensiero del sindaco di Torino Stefano Lo Russo, in visita alla struttura temporanea montata dalla Croce Rossa in piazza San Giovanni per accogliere i tanti senza tetto delle zone limitrofe insieme all'arcivescovo Cesare Nosiglia, al prefetto Raffaele Ruberto e all'assessore al welfare Jacopo Rosatelli.
Lo Russo: "Serve approccio integrato"
Il primo cittadino guarda già oltre, immaginando una risposta più strutturata all'emergenza freddo da raggiungere con il coinvolgimento di istituzioni e organizzazioni a più livelli: "Serve - ha sottolineato - un approccio integrato basato sulla persona perché gli ospiti presentano diverse tipologie di problematiche tra cui quelle sanitarie, sociali, psicologiche, psichiatriche e di dipendenza".
L'obiettivo dichiarato è quello di arrivare preparati al prossimo inverno: "Le tende - ha aggiunto - non possono che rappresentare una risposta emergenziale alle impellenti necessità legate al freddo ma presto dovremo discutere su come affrontare il tema per i prossimo anni: per farlo è fondamentale coinvolgere anche l'assessorato alla sanità della Regione".
Nosiglia: "Torino non lascia indietro nessuno"
Nosiglia, infine, ribadisce la necessità di non abbandonare chi è in difficoltà: "Questa risposta - ha commentato - all'emergenza freddo è un segnale di attenzione e vicinanza alle persone senza fissa dimora. Il rischio è sempre quello di avere due città ma Torino non vuole lasciare indietro nessuno".