E' stato truffato da due donne, ma alla polizia è riuscito a dare soltanto poche informazioni: l'età, circa 50 anni, e il nome di una di loro.
Le due complici si erano presentate a lui, in quel momento in difficoltà economica e con un sfratto in atto, come consulenti aziendali, offrendosi di aiutarlo. Lo avevano convinto con l’inganno a effettuare due bonifici dal suo conto corrente (sostenendo che il c/c fosse sotto attacco di hacker) su una carta ricaricabile poste-pay, per l’importo di circa cinquemila euro circa, di fatto lasciandolo senza alcuna risorsa.
I poliziotti, attraverso approfondite indagini e sottoponendo all’individuazione fotografica la vittima, mediante la visione di una album appositamente predisposto, sono giunti all’identificazione delle due donne (una delle quali aveva utilizzato il cognome del marito, rendendosi di fatto irreperibile), nonché dell’intestataria della carta su cui erano stati effettuati i bonifici.
Quest’ultima, ignara di tutto e con un handicap motorio, è stata convocata dagli organi investigativi: effettivamente è stato accertato che la signora aveva ceduto in più circostanze la propria carta a una donna di sua conoscenza (di fatto una delle indagate non reperibili); alla richiesta di informazioni utili al rintraccio della truffatrice, si è scoperto che la donna si trovava all’esterno dell’ufficio, essendosi offerta quel pomeriggio di accompagnare la signora. Le due complici sono state pertanto indagate per il reato di truffa in concorso.
Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, le indagate sono da ritenersi non colpevoli fino ad accertamento giudiziario definitivo.