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Attualità | 02 aprile 2022, 14:42

Maltempo, la grandine dà il benvenuto ad aprile. Coldiretti: "I primi danni all'agricoltura"

Dopo 111 giorni senza pioggia, le precipitazioni hanno provocato disagi in diverse zone del Piemonte

Maltempo, la grandine dà il benvenuto ad aprile. Coldiretti: "I primi danni all'agricoltura"

Maltempo, la grandine dà il benvenuto ad aprile. Coldiretti: "I primi danni all'agricoltura"

E’ stata la grandine a dare il benvenuto al mese di aprile. Dopo 111 giorni senza precipitazioni, in questi primi giorni del nuovo mese oltre alla pioggia, tanto attesa, sono arrivati anche i primi danni in Piemonte.

Toccate varie zone piemontesi: da Trecate, in provincia di Novara, alla Val Cerrina, nell’alessandrino, dove si concentrano soprattutto coltivazioni di frutta, orticole e vigneti ma anche nocciolo e mandorlo: quest’ultimo, al momento in piena fioritura, è stato quello maggiormente compromesso. Scendendo poi verso il sud della regione, sono state colpite dalla grandine le province di Torino, soprattutto a Carignano si sono registrate forti raffiche di vento e una bufera a Susa, la strada provinciale che collega Carmagnola a Poirino è stata imbiancata dai chicchi di ghiaccio, grandinate nel Chierese che hanno danneggiato gli asparagi, e quella di Cuneo, dal Braidese al Fossanese, dal Saviglianese al Saluzzese, con incursioni in alcune valli cuneesi dove a farne le spese, maggiormente, sono stati i frutteti in fiore, i campi seminati a cereali, fino ai prati destinati alla produzione di foraggio ricoperti da alcuni centimetri di ghiaccio misto a neve.

Si tratta del primo vero episodio di maltempo degli ultimi 3 mesi e mezzo che ha interrotto una serie consecutiva di giornate secche da record – spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Il periodo compreso tra il 9 dicembre 2021 e il 29 marzo 2022, secondo l’analisi di Arpa Piemonte, è al secondo posto tra i periodi secchi più lunghi degli ultimi 65 anni. Il caldo fuori stagione ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali con l’arrivo già di gustose primizie dovute al ”risveglio” anticipato della natura con mandorli, albicocchi e pesche in piena fioritura e quindi particolarmente sensibili all’arrivo del freddo e del forte vento. La pioggia, però, per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. I nostri tecnici sono al lavoro –concludono Moncalvo e Rivarossa - in tutti i territori provinciali per la stima dei danni nelle aziende agricole”.

Comunicato Stampa

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