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Economia e lavoro | 30 dicembre 2022, 14:36

Ragazzi sempre connessi: come parlare ai nativi digitali

Non si tratta solo di studiare con l'iPad o utilizzare la lim in classe, la didattica digitale è molto di più

Ragazzi sempre connessi: come parlare ai nativi digitali

Non si tratta solo di studiare con l'iPad o utilizzare la lim (lavagna interattiva multimediale) in classe. La didattica digitale è molto di più: significa ripensare il metodo di insegnamento, unendo le nuove tecnologie ai metodi tradizionali e spostando la centralità del ruolo del docente che parla a una classe a favore di una maggiore partecipazione attiva di ogni studente.

Una sfida non da poco conto verso cui la scuola, intesa come istituzione, si è trovata spesso in ritardo rispetto alle conoscenze e alle aspettative di coloro che vengono definiti nativi digitali.

Nel frattempo però i docenti si sono adattati, più velocemente di quanto l'intera macchina burocratica abbia fatto, comprendendo le esigenze di chi è nato in un mondo dominato dai device. Impensabile per studenti nati nel nuovo millennio studiare con gli stessi strumenti che utilizzavano i loro genitori. Così ai libri cartacei, che restano un validissimo supporto per lo studio, da anni si sono affiancati le presentazioni in slide o i video realizzati con lo smartphone, non solo per catturare l'attenzione dei ragazzi, ma anche per fornire indirizzo educativo nell'approccio alla tecnologia.

È quindi utile inserire nel percorso di formazione obbligatoria del docente anche percorsi pensati appositamente al fine di fare propri strumenti per creare percorsi di educazione civica digitale, oltre che avere spunti per proporre ai propri studenti lavori da gestire con app e dispositivi. Tutto questo lo si può trovare su Scuola.net, progetto de La Fabbrica, ente di formazione accreditato presso il Ministero dell'istruzione.

Una scuola innovativa

Inutile nascondere che un'altra grande sfida per i docenti è quella di essere loro, in prima persona, abili nel muoversi nel mondo digitale. I ragazzi di oggi vivono in un mondo sempre connesso, in cui tutto viaggia rapidamente e l'attenzione muta rapidamente l'oggetto del proprio interesse.

Questo non significa dover inseguire gli studenti in un campo che spesso esula da quello legato alla didattica e allo studio, come per esempio può essere quello dei social. Ma conoscere il loro linguaggio e organizzare il programma di lavoro tenendo conto delle nuove tecnologie è qualcosa cui nessuno può sottrarsi.

Proporre di lavorare in gruppi creando contenuti digitali, dalle presentazioni da proiettare sulla lim all'utilizzo di app specifiche per montare foto e video, significa creare una scuola innovativa, che sia al passo coi tempi e abbandoni quella staticità che è purtroppo tipica delle grandi istituzioni. Una rivoluzione che sono gli insegnanti stessi a guidare, un compito delicato che darà però grandi frutti, permettendo agli studenti di essere guidati anche dalla scuola, oltre che dalla famiglia, nel gestire le tecnologie in ogni campo della quotidianità.

Parlare il linguaggio dei nativi digitali

Non si può nascondere che la pandemia con relativo lockdown ha avuto il vantaggio di dare una scossa alla scuola in termini di progresso tecnologico. Le lezioni online, le video lezioni e i compiti in formato digitale hanno fatto capire che la tecnologia può essere un vero alleato anche per lo studio.

Fatta salva la necessitò di continuare ad avere una scuola in presenza, conoscere gli strumenti e il linguaggio che usano i nativi digitali significa avvicinarsi al loro mondo e trovare una migliore forma di comunicazione.

In questo percorso viene in aiuto scuola.net con il corso gratuito per docenti dal titolo “NeoConnessi: contenuti digitali per la crescita”. Il percorso didattico, adatto anche – se non soprattutto – agli insegnanti delle scuole elementari, affronta contemporaneamente due importanti temi: la cittadinanza digitale e la sicurezza del web. Parlandone a bambini e studenti, con laboratori ed esercitazioni da svolgere con strumenti tecnologici, sarà più facile catturare l’attenzione dei giovani studenti.

Cos’è la cittadinanza digitale

La cittadinanza digitale è il diritto di ogni singolo cittadino, ma anche delle imprese, di rapportarsi a qualsiasi ente o istituzione proprio sfruttando le nuove tecnologie. E’ però indispensabile che non ci siano disuguaglianze in questo campo; la differenza fra coloro che possono accedere a tali strumenti, intesi sia come dispositivi fisici che come capacità e conoscenze, è notevole. La scuola può fare la propria arte nel cercare di colmare gap di tipo socio – economico che possono vivere gli studenti in famiglia.

Sicurezza sul web

Nel corso offerto dal scuola.net rientra anche la pubblicazione, fatta in collaborazione con la Polizia di stato, Nati Digital - Storia per piccoli esploratori curiosi; l’obiettivo è divulgare regole valide per la sicurezza e la privacy quando si naviga sul web.

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