Il caffè non è solo una delle bevande più consumate in Italia: il nostro Paese ha fatto del buon caffè una vera e propria cultura, e per molti il caffè mattutino così come quello dopo i pasti, a casa o al bar, è un vero e proprio rito irrinunciabile.
Se anche tu ami il caffè saprai che non tutti sono uguali, e riconoscerne uno buono da uno pessimo ancora prima di sentirne il sapore non sempre è facile.
Per questo, insieme al produttore di capsule compatibili NeroRistretto abbiamo realizzato una guida che ti aiuterà a capire quali sono le caratteristiche per determinare il giudizio e insieme ad alcuni consigli su come preparare un caffè ineccepibile.
EEsamina il colore
Prima dell’assaggio, puoi mettere in moto altri sensi che ti aiuteranno a valutare se quello che ti appresti a bere è un caffè buono o no. Le prime percezioni sulle quali puoi fare affidamento sono quelle che ti arrivano dalla vista, a iniziare dal colore.
L’espresso perfetto si presenta solitamente con la tanto apprezzata cremina, che dovrebbe formare uno strato alto un paio di millimetri, dall’aspetto denso e di una calda tonalità nocciola.
Dopodiché, dovrai osservare la reazione di questa pellicola superficiale quando verserai lo zucchero: se scende lentamente, e in seguito viene ricoperto nuovamente dalla cremina, allora puoi star certo che il caffè che ti hanno servito è realizzato a regola d’arte.
Al contrario, se il caffè non è buono troverai uno strato di crema molto sottile, che somiglia a una leggera schiuma piena di bolle, oppure potrai osservare una crema dalla colorazione troppo scura. Nel primo caso, si dice che il caffè è sottoestratto, nel secondo che è sovraestratto. Questo perché l’aspetto finale della cremina dipende da come sono state condotte macinatura e pressatura, a che temperatura si trovava l’acqua e a che pressione è stato estratto l’aroma.
Come deve essere servito il caffè perfetto
La regola d’oro, quando si serve il caffè espresso, è di servirlo e consumarlo caldo. Questo perché la temperatura contribuisce in maniera importante a determinare il modo in cui gli altri elementi relativi al gusto verranno percepiti. Il calore, infatti, favorisce il rilascio degli aromi in concentrazione maggiore, modulandoli in base alla particolare miscela. Molte note andrebbero perse se il caffè venisse bevuto freddo.
Il secondo motivo per il quale il caffè deve essere bevuto caldo è che dovrebbe essere consumato prima possibile rispetto al momento in cui viene macinato, dal momento che ha la capacità di assorbire molto facilmente gli odori circostanti, che ne altererebbero il gusto.
Per questo motivo è fondamentale conservare i chicchi (che siano ancora verdi o già tostati) in modo corretto: al di sotto dei 25°, riparato dall’umidità. Gli esperti addirittura consigliano di macinarlo appena prima di prepararlo, in modo che il sapore venga mantenuto perfettamente integro.
LLa fase dell’assaggio
Passiamo ora a parlare del momento in cui, finalmente, ti appresti a gustare il tuo caffè.
Prima di portare la tazzina alle labbra, portala al naso: sentire il profumo è infatti un passaggio importante per apprezzare tutte le note di sapore della bevanda prima di procedere con il primo sorso. Se il caffè è buono, dovresti sentire il classico aroma di tostatura mentre, a seconda del tipo di caffè, potrai accorgerti che si sprigionano altri eventuali profumi, come quello di vaniglia, di cacao o di caramello. Alcuni caffè più pregiati, addirittura, rimandano anche un’essenza agrumata o fruttata.
Indipendentemente dalla qualità che è stata impiegata e dalla miscela, invece, il sapore dovrebbe essere intenso e molto ricco, modulato leggermente dalla dolcezza dello zucchero. Ovviamente, con questo ingrediente il consiglio è quello di rimanere scarsi: se aggiungerai troppo zucchero a un caffè di buona qualità, rischierai di rovinarlo e di non percepire tutte le sue caratteristiche. Pertanto, meglio berlo quasi amaro. Infine, ecco la prova finale: se il caffè che hai appena bevuto era buono, noterai che il suo sentore ti rimarrà in bocca per diverso tempo.
CConclusioni
Come hai avuto modo di vedere, quindi, giudicare la bontà o meno di un caffè è un’operazione che dipende da alcuni fattori fondamentali che non si riducono solamente al sapore.
Questi consigli indispensabili ti saranno molto utili per sapere in anticipo, la prossima volta che ordinerai un caffè, se stai per assaporare una bevanda preparata ad hoc o dovrai prepararti a una delusione!














