Realizzare a Torino la prima casa della poesia, per utilizzare i versi, le emozioni e le rime per stimolare l'aggregazione sociale.
La 5°commissione del Comune di Torino ha deciso di portare avanti una mozione del 2003 intitolata "Realizziamo una casa pubblica della poesia a Torino". Il progetto è stato presentato dalla prima firmataria Angela Succo: "Insieme a me ci sono altri docenti dell'Università degli Studi di Torino. L'obiettivo è quello di realizzare internamente a una biblioteca una casa della poesia: un luogo in cui tutti possono accedere essendo aperto al pubblico, slegato da interessi economici, dove l'esercizio della poesia sia totalmente gratuito, contando di invitare poeti di valore nazionale e internazionale".
Tra i firmatari è presente L'associazione periferia letteraria. "L'idea della nostra associazione è quella di condividere la cultura sul territorio uscendo dalla concezione negativa che viene data al termine 'periferia'. Il progetto vuole dare al pubblico e ai poeti un luogo unico in cui parlare di contemporaneità e di società attraverso dialogo, ascolto e confronto, dando alla poesia la possibilità di essere uno strumento di accrescimento sociale" ha spiegato il presidente.
La vice sindaca Michela Favaro ha accolto con favore la mozione: "E' un tema che può attivare interesse per i cittadini: è in corso una profonda rivisitazione delle biblioteche torinesi, ma anche di nuove e diverse attività culturali. L'intento è di sviluppare il progetto nelle aree bibliotecarie al fine di darne un ulteriore valore".
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