Lunedì nero per i pendolari che dovranno prendere bus, tram e la metropolitana a Torino e prima cintura. FAISA-CISAL e FAST-CONFSAL hanno infatti deciso di proclamare per il 18 settembre uno sciopero di 24 ore in Gtt. La motivazione? La mancanza di confronto tra l'azienda di corso Turati e i sindacati.
Disinteresse per le istanze dei lavoratori
Oltre alle aggressioni verbali e fisiche ai conducenti, una delle ultime in ordine di tempo risale al 31 luglio quando un autista di un Night Buster è stato picchiato per aver chiesto di spegnere a dei giovani di spegnere una sigaretta, c'è un "totale disinteresse verso le legittime istanze dei lavoratori".
"Impossibile fare ferie o una donazione di sangue"
"La conciliazione dei tempi di vita con quelli del lavoro - spiegano FAISA-CISAL e FAST-CONFSAL - risulta impossibile". "Così come impossibile è, - aggiungono - per chi guida, prendere un giorno di ferie o recarsi a fare una donazione di sangue". Le organizzazioni sindacali puntano il dito poi sulla scelta del Gruppo di esternalizzare una parte dei controlli sui mezzi così come le manutenzioni.
"Aumentano carichi di lavoro"
"Aumentano- aggiungono le organizzazioni sindacali - di mese in mese gli autisti e gli operai che, a causa delle pessime condizioni di lavoro e della mancanza del giusto riconoscimento economico, si licenziano aggravando la già seria situazione di carenza di organico". "Il risultato - proseguono - è che, in maniera costante, aumentano i carichi di lavoro ed i disagi su chi resta".
I sindacati chiariscono poi come non ci sia "nessuna notizia sul rinnovo del parco mezzi in dotazione alla Centrale sis, ai Park ed agli addetti metro. Questo nonostante le auto in questione mettano in evidenza problemi di confort e di sicurezza".
Presidio davanti al Comune
Da qui la decisione di proclamare, oltre allo sciopero, una presidio per il 18 settembre dalle 10 davanti al Comune di Torino.