Da corso XI Febbraio al Lungo Po Antonelli, dal Villaretto fino alla ludoteca comunale Il Drago Volante di corso Cadore 20 è allarme elba alta. A sollevare il tema la consigliera di Torino Bellissima Silvia Damilano.
"Torino sembra una giungla urbana"
"Nonostante gli sfalci di luglio e settembre - ha osservato Damilano - Torino è ancora una giungla urbana. Ci arrivano segnalazioni dai cittadini da ogni parte della città con immagini impietose: graminacee infestanti alte più di due metri vicino le pensiline dei tram, forasacchi che feriscono i cani nei parchi ed è spuntata pure una pianta di marijuana tra l'erba alta".
"Occorre una riorganizzazione sistemica degli sfalci che tenga conto dei cambiamenti climatici" ha concluso l'esponente della minoranza.
A replicare l'assessore al Verde Francesco Tresso, che ha spiegato: "il secondo taglio è praticamente terminato, e dove non è ancora avvenuto ciò è dovuto ad una programmazione che ha previsto l'intervento in alcune aree nel mese di settembre".
Pioggia e sole = erba alta
E così i torinesi, in diversi quartieri, dovranno fare il conto ancora diversi giorni con infestanti ed arbusti che hanno raggiunto il mezzo metro di altezza se non oltre. Se negli ultimi anni, prima con l'amministrazione Appendino e poi con Lo Russo, l'erba alta ha rappresentato spesso un problema, nel 2023 ad aggravare la situazione ci ha pensato il meteo.
"Le condizioni atmosferiche - ha spiegato Tresso - non hanno permesso per molti giorni di operare. Tutto questo ha comportato un rallentamento del primo sfalcio, che è durato più dei tempi normali dovuto al fatto che le ditte hanno impiegato un numero di giorni maggiori per tagliare e raccogliere l'erba". E la pioggia, alternata al sole, ha determinato una crescita straordinaria: in più casi si è raggiunto un peso del tagliato intorno agli 8 quintali su alcune aree.
"Caos" di competenze
A questo si aggiunge che a Torino, oltre al Comune, hanno competenza sullo sfalcio diverse altre realtà. La Città per i parchi; le Circoscrizioni sui giardini, aree giochi, spartitraffico, scuole, aree cani e scarpate; il suolo pubblico sui marciapiedi e suolo; Amiat sui principali corsi di accesso a Torino; GTT sulle banchine e tratti tranviari.
Per mettere ordine in questo caos di competenze il prossimo anno il Comune di Torino vuole dotarsi "una vera e propria cabina di regia che avrà il compito di presidiare tutti gli interventi sulle aree verdi". Sul fronte degli stanziamenti economici, Palazzo Civico per il 2023 ha messo poi più di due milioni di euro per le otto Circoscrizioni, comprensivi anche di 480mila per la manutenzione delle aree giochi.