Si chiama GranTorino basketball draft il nuovo progetto che vuole dare energia alla scena dei canestri sotto la Mole. Un progetto legato alle giovanili, under 17 e under 19 per la precisione, raccogliendo le società come Pallacanestro Moncalieri, Collegno basket, Libertas Moncalieri, Kangaroos sport, Alter82 Piossasco, Eridania basket, Venaria Reale, Grugliasco e Campus Piemonte. Una cooperativa del canestro, nel senso stretto della parola.
Una sfida non solo sportiva
Un'impresa, perché alla sfida strettamente sportiva si abbina (l'ennesimo) tentativo di unite forze e realtà che negli anni hanno fatto sempre fatica a essere davvero squadra e durare nel tempo. Alcuni nomi sono piuttosto noti, le prospettive promettono di essere nuove. "Mi è subito sembrata una bella idea, ma non avevo colto appieno la potenzialità di questo progetto di mettere assieme le energie della città - dice Mimmo Carretta, assessore comunale allo sport - A cominciare da un luogo storico come il Pala Gianni Asti, luogo simbolo dello sport torinese e non solo della pallacanestro".
Il traguardo è selezionare giocatori di eccellenza da far partecipare ai campionati nazionali di basket. Nel cda, anche un nome autorevole della pallacanestro torinese degli ultimi decenni come Julio Trovato. Da due mesi dall'inizio del campionato, il coach è Stefano Comazzi. Le divise sono firmate da un altro marchio storico di Torino e del basket: Robe di Kappa.
Le altre società soffrono
"Ci siamo guardati intorno - dice Giovanni Vitale, presidente del sodalizio - e abbiamo visto situazioni come Virtus Bologna che ha chiuso la foresteria, la Stella Azzurra non farà eccellenza e anche altre hanno tagliato sul budget per le giovanili. Noi vogliamo dare una forte presenza territoriale, rispondendo a un bisogno delle società sportive piemontesi. In futuro tanti dovranno aggregarsi per fare soprattutto la under19 eccellenza e cosi si garantisce anche ai talenti di poter continuare a fare sport nel loro territorio di appartenenza. Diversamente, credo sara difficile per qualunque società del territorio formare una under19 eccellenza competitiva".
"Il Coni guarda con estremo interesse ogni tentativo di innovazione in campo sportivo - commenta Gianni Gallo, esponente del mondo cooperativo piemontese, ma anche membro della giunta nazionale del Coni - rispetto a una situazione in cui spesso si dice che si è sempre fatto così. Questa scommessa deve andare avanti con forza e sicurezza e per questo bisogna essere radicata ai territori, con il sostegno dei soci".
Il coach e la dirigenza
"Per me è un ritorno alle giovanili, che però è un mondo che ho cercato di non abbandonare mai - dice Comazzi - e già dopo due mesi il bilancio è positivo. Ci sono le persone giuste e, con i tempi necessari, arriveranno anche i risultati che speriamo".
"Finalmente anche nel basket facciamo un passo avanti - dice Francesco Casciano, sindaco di Collegno - e se si fa sinergia si può competere a livello nazionale. Spero sia uno degli esempi di come il nostro territorio può tornare a essere in primo piano e lo sport spesso ne è uno specchio fedele".
"Ci sono difficoltà nella formazione dei giovani, soprattutto nella loro fase finale - sottolinea Trovato - Talenti come Melli, Spagnolo e Fontecchio sono dovuti andare all'estero per fare il salto finale verso l'Eurolega o la Nba. Le grandi società devono tornare a puntare sui giovani".