A poco più di un anno dal suo insediamento, il governo Meloni azzera le agevolazioni che aveva previsto per le donne e le famiglie. Nella bozza della legge di Bilancio raddoppia infatti l’Iva sugli alimenti per bambini ed assorbenti, con un incremento dal 5% al 10%. Ancora peggio pannolini e seggiolini per auto, che torneranno ad essere tassati al 22%. Rincari su beni assolutamente indispensabili, che andranno a colpire singoli e nuclei familiari che già faticano ad arrivare a fine mese.
Torino dice no
E Torino, come già accaduto in passato, torna a salire sulle barricate per dire no agli aumenti sui prodotti per l’igiene femminile e sull’infanzia. Con un atto firmato congiuntamente da Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ed Elena Apollonio (DemoS), la maggioranza di centrosinistra chiede che il documento economico “venga modificato, nel senso di riportare al 5% l’IVA sui prodotti alimentari e per l’infanzia e azzerata su tamponi, assorbenti e coppette mestruali”.
I commenti
“Questa ipotesi contenuta nella Legge di Bilancio – ha sottolineato Ravinale – va a colpire donne, bambini e famiglie in un modo che riteniamo grave. E’ bene che i Comuni facciano arrivare la loro voce chiara al Governo”. Parole condivise dalla collega Apollonio: “Questo provvedimento di Meloni ci lascia sconcertati: l’aumento sugli assorbenti va a colpire mamme e donne”. “Si tratta di politiche attive – ha aggiunto – per andare incontro alle persone in difficoltà economica”.
Preoccupazioni analoghe dalla consigliera del Pd Ludovica Cioria, che ha presentato un emendamento all'ordine del giorno che chiede di: "mantenere pannolini ed assorbenti all'interno del patto anti inflazione". Serve poi si costituisca: "una Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi che si concentri sul monitoraggio di questi importanti beni per proteggerli da aumenti speculativi".
Rosatelli: "Comuni preoccupati dalla Finanziaria"
“Sicuramente – ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociale Jacopo Rosatelli - come Comuni siamo molto preoccupati da questa Finanziaria, che sembra non avere a cuore la tenuta dei Conti delle Città e gli interventi per fasce meno favorite”.
“Nei prossimi giorni -ha aggiunto - la riunione Pari Opportunità dell’ Anci sarà il contesto per sviluppare indicazioni a doppio senso: non saremo l’unico Comune ad esprimere questa preoccupazione, ma da parte del Governo non mi sembra ci sia la disponibilità ad accogliere emendamenti”.