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Politica | 06 marzo 2024, 18:39

Askatasuna, la Regione contro il Comune: "Stop alla regolarizzazione. Approvata una legge anti-Aska"

Il comma a firma dell'assessore Marrone: "La Città chieda un presidio fisso di polizia per impedire nuove occupazioni". La replica della Città: "Da capire se la legge regionale sia applicabile a beni immobili di proprietà comunale"

Askatasuna, la Regione contro il Comune: "Stop alla regolarizzazione. Approvata una legge anti-Aska"

La regolarizzazione del centro sociale Askatasuna non può proseguire oltre. Lo stabilisce la nuova legge regionale sui Beni comuni approvata oggi dal Consiglio Regionale. Ad annunciarlo è l'assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone, presentatore del comma specifico che stabilisce che i percorsi di riguardanti i beni comuni "non possono riguardare beni immobili interessati da occupazione senza titolo nei cinque anni precedenti alla stipula del relativo patto di collaborazione".

"No alla concessione di beni comuni agli antagonisti"

"Una norma anti-Askatasuna - spiega l'assessore Marrone -, nata con il preciso scopo di impedire che i percorsi relativi alla coprogettazione sui beni comuni possano essere strumentalizzati per concedere immobili pubblici agli antagonisti abusivi che li occupano illegalmente". "Era nostra facoltà istituzionale di legislatori - prosegue - farlo e abbiamo ritenuto doveroso farlo, anche per raccogliere l’appello indignato di tanti esponenti delle forze dell’ordine e della magistratura".

Presidio fisso di polizia contro le occupazioni

"Il Comune di Torino - precisa Marrone - deve ora prendere atto della legge e interrompere un percorso che si configurerebbe altrimenti come illecito perché non più consentito dalla legge regionale". "Dal momento però che il sindaco Lo Russo aveva annunciato di essere tornato in possesso dello stabile che ospita Askatasuna, è necessario che la Città - aggiunge - metta in atto tutte le misure per impedire nuove occupazioni, anche richiedendo un presidio di polizia fisso agli ingressi".

"Qualora invece, come segnalato da cittadini e forze dell'ordine, fosse confermata la presenza di occupanti ancora all'interno, allora l'unica strada percorribile è lo sgombero immediato, in attuazione del verbale ASL", conclude Marrone.

Il Comune: "Prendiamo atto e ci riserviamo di approfondire"

Immediata la replica del Comune: "La Città, nel prendere atto della notizia, si riserva ogni approfondimento sia sui presupposti di legittimità della legge regionale nel suo complesso, sia in relazione alla sua applicabilità a beni immobili di proprietà comunale".

"La modifica normativa approvata stana la sinistra e può porre fine a un regalo ingiusto verso violenti estremisti mai pentiti. La sanatoria di Askatasuna ora trova una strada in salita se non insormontabile", il commento della vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.

"Nei giorni in cui dovrebbe occuparsi degli anziani e delle Rsa, con le tariffe ancora non adeguate, o della legge 10/2010 sulla non autosufficienza, tuttora senza regolamento attuativo, l’assessore Marrone, invece, non trova di meglio da fare che dedicare il suo tempo ad Askatasuna. Eppure la Regione dovrebbe preoccuparsi di valorizzare i numerosi immobili regionali, invece che prevaricare i Comuni nella gestione dei loro immobili", ha invece detto il consigliere regionale Daniele Valle (Pd).

Cinzia Gatti

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