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Cronaca | 09 settembre 2024, 16:04

Pagavano con assegni intestati a defunti: due torinesi finiscono nei guai nel savonese

A smascherare il raggiro da circa 60mila euro (con truffe su tutto il territorio nazionale) i carabinieri di Millesimo

Pagavano con assegni intestati a defunti: due torinesi finiscono nei guai nel savonese

Pagavano con assegni intestati a defunti: due torinesi finiscono nei guai nel savonese

Un’indagine meticolosa condotta dai Carabinieri della Stazione di Millesimo, sotto la direzione della Procura di Savona, ha portato all’arresto di due uomini originari della provincia di Torino, accusati di una serie di truffe effettuate sull’intero territorio nazionale.

Gli indagati, arrestati in flagranza durante una consegna avvenuta nel comune della Val Bormida nella quale i carabinieri hanno simulato una normale transazione per incastrare i malviventi, avrebbero utilizzato il nome di un’impresa reale per compiere le frodi, accumulando un bottino di oltre 60mila euro.

L’indagine ha preso il via dopo una serie di ordini sospetti effettuati a nome di un’impresa individuale, tutta merce destinata a Millesimo e pagata con assegni risultati smarriti, spesso intestati a persone decedute.

Ad attirare l’attenzione dei militari un recente ordine di stoviglie compostabili per un valore di circa 10mila euro che non si è volatilizzato come i precedenti solo grazie al loro intervento.

Il 22 agosto scorso, infatti, durante una consegna programmata a Millesimo, i carabinieri valbormidesi hanno predisposto un’attività di polizia giudiziaria in cui un militare, travestito da dipendente della ditta incaricata della consegna, si è presentato sul luogo concordato alla guida di un furgone di un corriere, mentre altri colleghi erano appostati nelle vicinanze. All’arrivo dei due truffatori, giunti a bordo di un furgone noleggiato, in particolare al momento della consegna dell’assegno, gli uomini dell'Arma si sono qualificati, arrestando i malviventi in flagranza di reato e sequestrando il furgone usato per la commissione dell’illecito.

Nel corso della perquisizione personale e veicolare conseguente all'intervento, oltre all’assegno irregolare che i due intendevano usare come pagamento, sono state rinvenute numerose fatture intestate all’impresa usata all’insaputa del titolare dalla coppia di truffatori per commettere le truffe, i riepiloghi dei precedenti ordini effettuati, varie ricevute di mancati pagamenti autostradali, alcuni telefoni cellulari e stampe di conversazioni e-mail verosimilmente riconducibili ad ulteriori truffe.

Uno degli uomini è stato trovato inoltre in possesso di due coltelli a serramanico, mentre il complice aveva addosso una piccola quantità di hashish, per la quale è stato segnalato alla Prefettura di Savona quale assuntore di sostanze stupefacenti.

L'indagine, durata diversi mesi, ha consentito di individuare una vasta rete di truffe le cui vittime sono disseminate in tutt’Italia, e conferma il costante impegno dell’Arma dei Carabinieri nella lotta contro le varie tipologie di truffe, a tutela della legalità, di tutti i cittadini e delle imprese.

I due indagati, come detto entrambi della provincia di Torino, sono stati complessivamente deferiti all'Autorità Giudiziaria locale per reati che vanno dal porto di armi e oggetti atti ad offendere, all'uso indebito e falsificazione di strumenti di pagamento, alla sostituzione di persona e alle truffe.

Il procedimento penale è nella fase preliminare e che i provvedimenti adottati non implicano responsabilità definitive degli indagati, non essendo stata ancora assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.

redazione

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