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Eventi | 13 novembre 2024, 11:17

Violenza sulle donne: un docufilm organizzato dai Centri antiviolenza degli ospedali della Città della Salute

Dal 21 al 27 novembre servizi gratuiti in oltre 240 ospedali con il Bollino Rosa di Fondazione Onda ETS e nei centri antiviolenza

Violenza sulle donne: mercoledì 27 novembre un docufilm organizzato dai Centri antiviolenza degli ospedali della Città della Salute

Violenza sulle donne: mercoledì 27 novembre un docufilm organizzato dai Centri antiviolenza degli ospedali della Città della Salute

In occasione della settimana dedicata al contrasto della violenza di genere, il Centro Soccorso Violenza Sessuale (S.V.S.) dell’ospedale Sant’Anna ed il Centro Demetra dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino hanno organizzato mercoledì 27 novembre 2024, presso la Sala Montessori della Città Metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7), dalle ore 15,30 alle ore 18,30 la proiezione di un film documentario dal titolo “Un altro domani” di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi, che mette insieme testimonianze di vittime, autori di violenza e delle figure che nei vari ambiti, giuridico, sanitario, sociale, psicologico si occupano del problema. Il docufilm verrà presentato al personale docente che in questi anni ha avuto modo di partecipare al progetto CON-SENSO, ideato e programmato dalle psicologhe che lavorano nei due Centri e che è inserito nel catalogo regionale “Il CE.SE.DI. per la scuola 2023/2024 e 2024/2025”. A seguire è stata organizzata  una tavola rotonda sul tema della violenza di genere. Iscrizione obbligatoria entro il 15 novembre 2024. 

Il Centro Soccorso Violenza Sessuale (S.V.S.) dell’ospedale Sant’Anna ed il Centro Demetra dell’ospedale Molinette di Torino sono parte integrante del Centro Esperto Sanitario contro la violenza della Città della Salute di Torino, come istituito dalla Legge Regionale n. 4 del 24 febbraio 2016 “ Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli”. Sono Centri sanitari di riferimento pubblico, sia a livello regionale che nazionale, per la presa in carico clinica psicologica e sociale di donne vittime di violenza sessuale e domestica. 

Annualmente vengono seguite dai due Centri un totale di circa 250 donne, con un incremento di circa il 15% degli accessi rispetto agli anni prepandemia.

La percentuale di donne italiane e straniere è stabile e si attesta nel 48% italiane 52% straniere. 

Sul totale di donne accolte il 7% ha riferito un maltrattamento in gravidanza, prevalentemente perpetrato dal partner (78% dei casi).

La Città della Salute di Torino e Fondazione Onda ETS, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, lancia la quarta edizione dell’(H) Open Week che si terrà dal 21 al 27 novembre con l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio ed avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo strumenti concreti ed indirizzi ai quali rivolgersi per chiedere aiuto. Gli oltre 240 ospedali con il Bollino Rosa che hanno al loro interno percorsi dedicati ed i centri antiviolenza aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile consulenze, visite, colloqui, info point e distribuzione di materiale informativo.

«Anche quest’anno l’obiettivo è sensibilizzare il pubblico sull’esistenza di diversi tipi di violenza, oltre a quella fisica e sessuale. Esistono, infatti, violenze verbali, psicologiche e persino economiche, che possono culminare o meno in episodi di stalking e di violenza fisica. È importante sottolineare come il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solamente dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale in tutti i sensi, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità. Fondazione Onda ETS, ogni anno, vuole dare un aiuto attivo e concreto per proteggere ed aiutare le donne in difficoltà, garantendo per una settimana servizi gratuiti a sostegno delle vittime di violenza, incoraggiandole così ad uscire dalla spirale del silenzio, della profonda sofferenza e solitudine. Voglio ringraziare inoltre la professoressa Alessandra Kustermann, Presidente SVS Donna Aiuta Donna S.C.S per la collaborazione in questo progetto», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS. 

Per l’occasione verrà distribuito negli ospedali l’opuscolo informativo “Violenza di genere - Riconoscerla, prevenirla, contrastarla”, disponibile anche in formato elettronico sul sito www.fondazioneonda.it nella sezione “Pubblicazioni”.

L’iniziativa rientra in un progetto più ampio realizzato nel corso del 2024 che ha previsto diverse attività, tra le quali un’ampia campagna di comunicazione con l’obiettivo di ridurre i pregiudizi culturali radicati nella società, che portano a percepire in maniera distorta la figura della donna ed a creare situazioni di violenza nella vita quotidiana.

A partire dall’8 novembre tutti i servizi offerti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione saranno consultabili sul sito www.bollinirosa.it. È possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti.

«La violenza, anzi, meglio declinata al plurale, ovvero le violenze, fanno ormai parte integrante della nostra esistenza quotidiana, le “ragioni” con cui vengono spiegate risultano davvero molto flebili (es. “quel ragazzo ha guardato la mia ragazza”). Su giovani uomini e giovani donne si perpetuano “esercitazioni” di violenza incredibili, anche quando la vittima è ormai morta. Che il fenomeno riguardi anche i giovani non è sorprendente: a sbalordire è soprattutto che anche i giovani maschi si scatenino per inezie contro i loro coetanei, e che, comunque, nonostante il trascorrere del tempo continuino ad essere donne, giovani o anziane, oggetti di violenza sessuale, e non solo sessuale dei maschi. Oggetti, tra l’altro, che non possiedono la capacità di essere assenzienti. Una sorta di paradosso, che tuttavia viene considerato all’ordine del giorno. Ma le ragazze e le donne di qualsiasi età (purtroppo, è poco studiato il femminicidio in età avanzata) faticano a denunciare, perché sanno che saranno poi loro stesse ad essere messe sotto processo, come accade visibilmente. Un merito da attribuire oggi alle donne: parecchie donne celebri non esitano ad evidenziare le molestie subite da bambine, nonché che le violenze ed il sessismo nell’emisfero del ciò che avviene dietro uno spettacolo, un’opera teatrale o cinematografica, benché poi questi due ultimi permangano a risultare invisibili. Le violenze cancellano e tormentano la psiche di molte ragazze e donne di diversa età, fino all’anzianità. La Fondazione Onda sta adoperandosi al massimo affiche ciò non accada in nessuna parte del nostro mondo» dichiara Nicla Vassallo, Professore ordinario di Filosofia Teoretica, Ricercatore Associato dell’Isem/C.N.R., Alumna del King’s College of London, Membro del Comitato d’Onore della Fondazione Onda ETS.

Fondazione Onda ETS dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa. Il network, composto da 361 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene Fondazione Onda ETS nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.

comunicato stampa

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