La Città della Salute e della Scienza di Torino ha raggiunto nel luglio 2024 il traguardo dei 10mila trapianti. Numeri che collocano Torino come capitale dell’attività trapiantologica: per la quarta volta è ai vertici negli ultimi cinque anni. Un’attività cominciata nel 1981 con il primo trapianto di rene e che oggi è una delle realtà maggiormente riconosciute a livello europeo.
L’attività dell’ultimo anno è stata presentata oggi, martedì 25 febbraio, al Grattacielo della Regione alla presenza di Federico Genzano Besso (Direttore del Centro Regionale Trapianti), Anna Guermani (coordinatore Regionale Donazioni e Prelievi di Organi e Tessuti), e Raffaele Potenza, coordinamento regionale Donazione e Prelievi di Organi e Tessuti. In video collegamento l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.
"Questo straordinario traguardo - è il commento dell’Assessore alla Sanità Federico Riboldi - deve spronarci a rafforzare il nostro impegno per raggiungere nuovi obiettivi di progresso. Ringrazio il personale sanitario, le associazioni, i donatori e le loro famiglie, il cui altruismo ha reso possibile salvare tante vite umane."
I numeri del 2024
Nell’anno concluso da due mesi se ne sono effettuati 496. Tutto questo è possibile grazie anche ai 171 donatori (39,1 per milione di popolazione). In termini numerici è il secondo miglior risultato di sempre - il primato si è raggiunto nel 2023 - e pone il Piemonte fra le realtà territoriali più generose in Italia.
143 sono stati quelli a cuore battente, quasi il 40% avvenuti in ospedali senza neurochirurgia, che dimostrano come questa pratica si può fare in ogni ospedale provvisto di terapia intensiva. Quelli a cuore fermo sono stati 28.
Un milione di favorevoli, ma c’è chi si oppone
L’”esercito” dei donatori può contare su oltre un milione di favorevoli rappresentando il 67% della platea (sopra alla media nazionale). Ma c’è ancora chi si oppone alle donazioni.
I limiti, come spiegato oggi in Sala Trasparenza della Regione, da Anna Guermani riguardano soprattutto la paura di donare quando ancora il cuore è ancora in attività. Sulla questione circolano molte fake news e falsi miti che allontanerebbero le persone dallo svolgere una pratica che invece può salvare tante vite.
L’intervento cuore-fegato: un primato
Negli interventi dell’ultimo anno si sono trapiantati 536 organi, alcuni “combinati”, come quello cuore-fegato effettuato quest'anno che ha rappresentato un primato nazionale. 440 sono stati effettuati alle Molinette e 9 all’Ospedale pediatrico. Oltre alla Città della Salute le altre attività di trapianto si sono svolte al Maggiore di Novara: qui si sono effettuati 47 interventi sul rene.
Maggiormente si è intervenuti su fegato (179) e rene (219), ma anche cuore (28) e polmoni (22). Ottimi risultati anche sul fronte delle Banche dei tessuti che si confermano in linea con il trend del 2023. Nell’ultimo anno, inoltre, sono stati 3.390 i giovanissimi che si sono messi a disposizione per donare le loro cellule staminali emopoietiche o midollo osseo, aumentati del 50% rispetto al 2023.
In 900 in “lista"
Ma, nonostante l’eccellenza, sono ancora molti i pazienti che attendono di ricevere un organo inseriti nelle liste d’attesa della Regione: a fine 2024 erano 621 in attesa di trapianto di rene, 66 di fegato, 143 di cuore e 73 di polmone.