Si è tenuto ieri il primo incontro del gruppo di lavoro dedicato al contrasto dello sfruttamento lavorativo, istituito nell’ambito della Commissione Legalità del Consiglio regionale del Piemonte e proposto dal gruppo AVS.
Obiettivo del gruppo di lavoro è quello di individuare strumenti normativi e modelli operativi capaci di affrontare in maniera efficace e strutturale il fenomeno dello sfruttamento nei contesti produttivi del territorio regionale, a partire dal settore agricolo.
“Partiamo dall’ascolto degli attori impegnati quotidianamente sul territorio nella lotta allo sfruttamento, dallo studio delle criticità e delle potenzialità normative già esistenti, dalla raccolta di dati concreti su cui basare il lavoro del gruppo. L’obiettivo è dare continuità e migliorare il percorso avviato con il progetto Common Ground e con i protocolli già operativi in alcune province, per arrivare a soluzioni e strumenti applicabili su scala regionale. Valorizzare le buone pratiche e allo stesso tempo immaginare risposte nuove è fondamentale.” dichiara Giulia Marro, membro della commissione legalità e promotrice del tavolo.
Sulla stessa linea anche la capogruppo di AVS Alice Ravinale, che parteciperà ai lavori del gruppo: “È inaccettabile che tanti lavoratori e lavoratrici subiscano ogni giorno le conseguenze di una filiera produttiva malata, in cui i diritti delle persone valgono meno del profitto o dei tempi di consegna. Questo gruppo di lavoro rappresenta un primo, importante passo per cambiare le cose. Chi subisce lo sfruttamento si aspetta da noi risposte concrete, non solo dichiarazioni d’intenti. Bisogna rendere strutturali le politiche attive di contrasto al caporalato, a partire dal potenziamento dei centri per l’impiego nelle aree maggiormente interessate, dall’incentivazione delle assunzioni dirette da parte delle aziende e dell’ospitalità in azienda, e dal miglioramento del trasporto pubblico.”
I lavori del gruppo proseguiranno nelle prossime settimane l’audizione di realtà attive sul territorio e di esperti del settore, l’analisi delle esperienze già in atto e la definizione di proposte condivise da portare all’attenzione del Consiglio e della Giunta regionale.