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Politica | 20 maggio 2025, 15:55

Femministe di destra al Salone, AVS e M5S contro Cirio: "Vergogna per il Piemonte"

Il collettivo "Nemesis" ospitato nello stand della Regione: "Razziste e xenofobe". FdI replica: "Doppiopesismo della sinistra"

Ennesima bagarre in Consiglio Regionale tra minoranza e maggioranza. A finire nel mirino dell'opposizione l'incontro di sabato al Salone del Libro nello stand della Regione Piemonte, che ha visto protagonista il collettivo di femministe di destra “Nemesis”.

AVS e M5S: "Vergogna senza precedenti"

Un evento che il M5S bolla duramente come una "vergogna senza precedenti". Il gruppo, aggiungono, si "è lanciato pubblicamente in argomentazioni xenofobe che addossano agli stranieri la colpa delle violenze subite dalle donne".  "Durante l’incontro -proseguono i pentastellati - abbiamo dovuto ascoltare di tutto: dagli elogi alle politiche governative agli inviti a votare “bene”, fino alle ovazioni per Le Pen e Meloni. E' gravissimo che tutto ciò sia accaduto sotto le insegne della Regione Piemonte, dove hanno trovato casa tesi riprovevoli con il silenzio-assenso del presidente Cirio" concludono i consiglieri Sarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio, che hanno provveduto a segnalare l'accaduto al Corecom.

A condividere lo sdegno le colleghe di AVS Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro, che aggiungono: "E' una vergogna per la Regione intera che a questa paccottiglia razzista venga dato spazio in uno stand istituzionale a spese dei cittadini e delle cittadine piemontesi: Cirio non può per l'ennesima volta far finta di non vedere"

FdI: "Doppiopesismo della sinistra"

A replicare le consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, che commentano: “Per la sinistra  si parla di violenza solo quando e se l’aggressore ha il volto giusto: bianco, eterosessuale ed italiano. Se invece è un immigrato clandestino il problema è chi lo fa notare, che puntualmente viene etichettato come razzista”.

“Il doppiopesismo della sinistra riguardo alle violenze contro le donne è inaccettabile Inaccettabile perché è una rappresentazione totalmente priva di onestà intellettuale. E' poi pericoloso perché nasconde la realtà dei fatti che ci racconta di quartieri e periferie dove le donne hanno paura ad uscire di casa, e spesso non solo la sera” concludono.

Protesta del PD contro Riboldi

Ma non è stato l'unico momento di tensione che si è registrato in aula. Anche il Partito Democratico ha esposto durante la seduta i cartelli con le scritte "Dove sono i conti delle Asl" ed i "Piemontesi vogliono risposte" per protestare contro l'assessore regionale Federico Riboldi. Il numero uno della sanità piemontese è finito nel mirino della capogruppo dem Gianna Pentenero, che da due mesi attenda risposta ad un'interrogazione urgente "per fare chiarezza sugli obiettivi di efficientamento economico-finanziario imposti alle ASL e ASO".  

" Vogliamo chiarezza e vogliamo trasparenza. Vogliamo capire perché il Commissario Schael si rifiuta di firmare i bilanci. La Giunta ha il dovere di riferire immediatamente in Consiglio e di spiegare come intende scongiurare il commissariamento della sanità piemontese senza compromettere il diritto alla salute dei cittadini” conclude Pentenero.

 

Cinzia Gatti

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