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Attualità | 28 giugno 2025, 18:10

Torre Pellice dice addio al Pnrr ma non alla riapertura del Cinema Trento

Il Comune ha individuato la ditta pronta a riprendere in mano il cantiere. Tuttavia non potrà essere rispettata la scadenza di giugno 2026 indispensabile per non perdere i soldi del Piano di ripresa e resilienza

Il cantiere del Cinema

Il cantiere del Cinema

Torre Pellice perde il contributo del Pnrr ma il Cinema Trento si farà lo stesso. A maggio, il Comune era riuscito a rescindere unilateralmente il contratto con la ditta a cui era stato affidato il cantiere, rimasto fermo. Ora ha individuato l’azienda pronta a prendere in mano l’intervento. Rimangono tuttavia delle incognite sul finanziamento dell’opera.

“La seconda ditta nella graduatoria della gara di affidamento ha rifiutato l’incarico, mentre la terza, la S.c.c. Srl di Mondovì, ha accettato” annuncia Maurizia Allisio, sindaca di Torre Pellice. L’azienda ha presentato il suo cronoprogramma che tuttavia non permette di rispettare le tempistiche stabilite dal Pnrr: “La deadline del finanziamento è giugno 2026, termine entro il quale i lavori dovranno essere completati e le opere collaudate – spiega Allisio –. Nonostante il ritmo sostenuto degli interventi programmati dalla nuova ditta, la previsione è che il cantiere si concluda con quattro mesi di ritardo”.

Per questo motivo, Torre Pellice dice addio al contributo del Pnrr, ma non all’obiettivo di riaprire il cinema. “A inizio giugno abbiamo partecipato a una call con Prefettura, Città metropolitana e funzionari ministeriali, che ci hanno comunicato che potremo contare sulle nuove linee di finanziamento – annuncia Allisio –, istituite proprio per gli interventi degli enti pubblici che, come nel nostro caso, hanno dovuto rinunciare ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Il cantiere da 3,4 milioni di euro può ancora contare quindi sui finanziamenti pubblici, ma per ripartire deve attendere la formalizzazione del contributo: “La ditta è pronta ad avviare i lavori ma attendiamo la comunicazione ufficiale del finanziamento” aggiunge. Resta un’incognita sugli aspetti contabili: “Con il Pnrr avremmo potuto contare su rimborsi rapidi delle spese. Temiamo che, cambiando la linea di finanziamento, le tempistiche per il ristoro non saranno altrettanto certe” rivela Allisio.

Elisa Rollino

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