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Politica | 08 luglio 2025, 16:14

Radici piemontesi nel mondo: approvato il Programma migratorio 2025

Previsto uno stanziamento di 300mila euro

Emigranti italiani in Argentina agli inizi del secolo scorso

Emigranti italiani in Argentina agli inizi del secolo scorso

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Programma annuale 2025 in materia di movimenti migratori, per il quale è previsto lo stanziamento di 300mila euro.

Come ha spiegato l’assessore Maurizo Marrone, l’obiettivo è quello di supportare e mantenere i legami con i piemontesi residenti all'estero. Storicamente, l'emigrazione piemontese ha visto un grande esodo verso diverse destinazioni, in particolare il paese che ha accolto la maggior parte degli emigrati corregionali, con un flusso costante nel tempo, è l’Argentina, soprattutto nel periodo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.

Il Programma si propone quindi di mantenere viva la memoria di questo importante fenomeno migratorio e di rafforzare il legame tra il Piemonte e i suoi emigrati, valorizzando il loro contributo alla storia e alla cultura anche dei paesi che li hanno accolti.

Marrone ha poi confermato il sostegno alle attività del Museo regionale dell’emigrazione dei Piemontesi nel mondo, che ha sede a Frossasco (To), e del Museo regionale dell’emigrazione vigezzina nel mondo situato all'interno del parco di Villa Antonia, nel Comune di Santa Maria Maggiore (Vco), così come verranno supportate le varie Associazioni di piemontesi nel mondo.

Infine le comunità regionali all’estero, circa 6 milioni di persone di origine piemontese, rappresentano un importante bacino per il cosiddetto “Turismo delle Radici”, rivolto soprattutto a quei giovani che vogliono scoprire la terra dei loro avi.

C’è spazio anche al Festival “Radici”, promosso e curato dalla Fondazione Circolo dei lettori, per stimolare riflessioni sull’identità individuale e l’identità dei popoli, declinando al plurale la comune situazione delle comunità migranti che racchiudono in loro culture, tradizioni e legami del territorio di origine e di quello di approdo, in una non sempre facile convivenza tra loro.

Nell’ambito del Programma verrà ancora proposto alle scuole secondarie superiori piemontesi il “Viaggio del ricordo” per approfondire le dinamiche sui temi dell’esodo istriano e dei profughi istriani arrivati in Piemonte.

Nel dibattito è intervenuta Giulia Marro (Avs), che ha lamentato la mancanza di un’approfondita analisi dell’attuale emigrazione dei piemontesi all’estero, soprattutto i giovani.

In dichiarazione di voto, Alice Ravinale (Avs) ha sottolineato che i contenuti del festival “Radici” e del progetto “Viaggi del ricordo” dovrebbero aprire la strada anche all’attenzione per tutti i fenomeni migratori dei giorni nostri.

comunicato stampa

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