Simbolo delle Olimpiadi di Torino 2006, Neve, Gliz e Aster giacciono ammalorate e non più recuperabili nei magazzini comunali del Vivaio Regio Parco e via Buscaliotti. Dai giardini Pietro Mennea al parco Colonetti, al momento nessuna delle statue è ancora collocata nelle aree cittadine poiché troppo danneggiate.
“E non risultano programmi per la valorizzazione e la promozione delle mascotte olimpiche”. A mettere la pietra tombale sui simboli dei giochi olimpici invernali l’assessore alla Cura della Città Francesco Tresso, rispondendo ad un’interpellanza della capogruppo di Forza Italia Federica Scanderebech.
Restauro in corso
L’unica speranza di vedere tornare in “vita” Neve, Gliz e Aster arriva da Smat. L'azienda idrica si sta occupando di restaurare il trio presente all’interno del parco Colonetti "quale compensazione ai lavori in corso nell’area per il nuovo tracciato del collettore mediano”. “Verranno rimesse in sito non appena concluso il cantiere” ha concluso Tresso.
Sul mancato restauro delle altre statue, Scanderebech ha replicato: "E' triste sapere che saranno lasciate al loro destino: deve essere elaborato un progetto di valorizzazione, che vada ben oltre la semplice pulizia e restauro". "Il centro storico, le piazze, i parchi devono tornare a raccontare la storia di Torino anche attraverso Neve, Gliz e Aster" ha concluso l'esponente azzurra."