"Quanti anni dovranno ancora passare prima che l'assessora Chiorino si prenda le sue responsabilità e non cerchi alibi nel passato?". Se lo chiede la capogruppo PD in consiglio regionale Gianna Pentenero in merito alla vicenda di Apl, rimasta senza vertici. "Se non bastano sei anni al governo della Regione Piemonte per precisare i piani del centrodestra sulle politiche attive del lavoro o per chiarire le linee guida di una legge che hanno voluto loro per definire la governance di Apl, quanto dobbiamo ancora aspettare?", ha continuato Pentenero.
"L'unica certezza, al di là delle dichiarazioni dell'assessora, è che l'Agenzia Piemonte Lavoro non può formalizzare accordi, affidamenti o atti amministrativi fondamentali, compromettendo la gestione di progetti strategici come quelli finanziati dal PNRR, che necessitano di tempistiche stringenti. Inoltre da oggi manca una guida per settori fondamentali dell’organizzazione: poiché il direttore non più in carica copriva, oltre al proprio incarico di vertice dell’Agenzia, anche la direzione dei Settori 'Coesione ed inclusione', 'Servizi alle imprese', 'Implementazione PAL e coordinamento CPI', questi settori e tutti gli afferenti servizi che, oltre ai 31 centri per l’impiego sono 13, sono senza un punto di riferimento", ha concluso Pentenero.
“Va anche sottolineata la forte esposizione finanziaria di APL nei confronti della Regione: 126 milioni di euro di residui attivi, che accrescono il quadro di estrema incertezza”, ha aggiunto la consigliera regionale PD Monica Canalis.