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Economia e lavoro | 30 luglio 2025, 12:08

Iren, semaforo verde ai risultati del primo semestre dell'anno: l'utile netto cresce del 24%

Gli investimenti sono stati di oltre 900 milioni, con un aumento di quelli tecnici del 14%

Luca del Fabbro, presidente del Gruppo Iren

Luca del Fabbro, presidente del Gruppo Iren

Il Consiglio di Amministrazione di Iren ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno scorso. I ricavi si attestano a 3.485,6 milioni di euro, in aumento del +29,2% rispetto ai 2.697,6 milioni di euro del primo semestre 2024. I principali fattori di incremento del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per circa 190 milioni di euro dall’aumento dei prezzi e per circa 250 milioni di euro dai maggiori volumi energetici venduti. Inoltre, contribuisce positivamente il consolidamento, a far data dal 1° gennaio 2025, del gruppo EGEA Holding per oltre 200 milioni di euro e le attività di efficienza energetica per circa 50 milioni di euro. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 726,2 milioni di euro, in aumento del +14,2% rispetto ai 635,8 milioni di euro del primo semestre 2024. Il periodo è stato caratterizzato da diversi fattori positivi quali lo scenario energetico favorevole con prezzi delle commodities in crescita (PUN +28,4% e PSV +39,1%), la crescita organica, gli effetti regolatori complessivamente positivi per il settore Ambiente, oltre alla variazione del perimetro di consolidamento per l’entrata del gruppo EGEA Holding dal 1° gennaio 2025.

Per quanto concerne lo scenario energetico, l’incremento dei prezzi ha comportato effetti contrastati, ma complessivamente positivi (+15 milioni di euro) migliorando i margini della produzione elettrica (+18 milioni di euro), parzialmente compensati dai minori margini della produzione calore (-3 milioni di euro). Il contributo positivo al margine della produzione elettrica e calore è correlato anche ai maggiori quantitativi prodotti (+14 milioni di euro), in particolare del settore idroelettrico (+9%), grazie all’elevata idraulicità del periodo, e del termoelettrico (+69,2%), per la piena disponibilità degli impianti e uno scenario climatico più favorevole. In flessione risulta l’attività di commercializzazione delle commodities energetiche (-6 milioni di euro), principalmente per l’atteso minor margine della vendita gas, attività che nei primi mesi 2024 aveva beneficiato di una marginalità positiva straordinaria e quindi non replicabile, mentre risultano in lieve miglioramento i margini della vendita di energia elettrica. 

Approviamo oggi dei risultati molto positivi con ricavi pari a 3.486 milioni di euro (+29%) ed un utile netto pari a 184 milioni di euro (+24%) rispetto allo scorso anno - dice Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo -: in particolare la crescita dell’utile netto è frutto del positivo contributo gestionale di tutte le business unit e delle due operazioni straordinarie Iren Acqua ed Egea Holding. La diversificazione della nostra struttura industriale ci consente di intercettare diverse opportunità di crescita sia organica che inorganica e così incrementare l’Ebitda di 90 milioni di euro rispetto allo scorso anno, di cui 34 milioni derivanti dal consolidamento di Egea Holding. Solidi della crescita già raggiunta che anticipa parte di quella attesa sul fine anno confermiamo la guidance con un Ebitda 2025 stimato tra 1.340-1.360 milioni di euro, un utile netto tra 300-310 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro”.

E Gianluca Bufo, ad e direttore generale del Gruppo, aggiunge: "Il primo semestre si è chiuso con una performance operativa molto solida, caratterizzata da una crescita a doppia cifra di tutti i principali indicatori, in miglioramento ancora rispetto al primo trimestre: l'Ebitda a 726 milioni di euro (+14%) riflette l'efficacia da un lato dell'execution delle nostre scelte strategiche e dei continui investimenti tecnici di sviluppo, complessivamente pari a quasi 400 milioni di euro nel semestre e più che coperti dal flusso di cassa operativo, e dall'altro della rinnovata ottimizzazione dei processi interni con attenzione ai costi. Alla luce dell’attuale andamento, guardiamo al secondo semestre con fiducia, confermando la guidance".

Il primo semestre 2025 conferma che una strategia industriale integrata con la sostenibilità rappresenta la chiave del successo. L’avvio del nuovo impianto di valorizzazione della carta di Collegno ne è un esempio concreto - conclude Moris Ferretti, vicepresidente del Gruppo -: ci permette non solo di ampliare la capacità di trattamento, ma anche di aumentare il recupero di materia, trasformando così un rifiuto in una risorsa preziosa. La raccolta differenziata pari circa al 70% sui territori serviti e l’incremento del 7% della capacità di depurazione delle acque reflue evidenziano i continui progressi del Gruppo verso una gestione sempre più sostenibile di tutte le attività. Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impegno e alla competenza delle oltre 11.860 persone che quotidianamente contribuiscono alla crescita del Gruppo e dei territori in cui operiamo”.

Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. in data odierna ha designato anche i candidati per i board delle quattro società capofila di business Iren Ambiente, Iren Energia, Iren Mercato e Ireti. 

Il board di Iren Ambiente sarà formato da: Enzo Lavolta (Presidente), Eugenio Bertolini (confermato AD) e Stefano Borotti

Il board di Iren Energia sarà formato da: Cristina Battaglia (Presidente), Giuseppe Bergesio (confermato AD) e Claudio Guidetti

Il board di Iren Mercato sarà formato da: Luigino Montarsolo (Presidente), Gianluca Bufo (confermato AD) e Giulio Prando

Il board di Ireti sarà formato da: Giacomo Malmesi (confermato Presidente), Fabio Giuseppini (confermato AD), Ettore Bompard e Lorenzo Anselmi

Le nomine saranno approvate, nei prossimi giorni, dalle Assemblee dei Soci delle singole società.

comunicato stampa

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