"Tavole imbandite, pietanze abbondanti e vetrine rigonfie di vivande solo quando ci sono ospiti illustri, ma nei giorni normali poco o nulla da mangiare".
È la denuncia che arriva dall'Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria, sulla mensa di servizio della casa circondariale 'Lorusso e Cutugno' di Torino.
In una lettera inviata al direttore del carcere e al provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria per Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, il sindacato parla di "esperienza mistica" vissuta ieri, quando in occasione di un convegno in cui presenti delle Autorità la mensa è apparsa "un vero trionfo di sapori e colori, con cibi riconoscibili e commestibili".
La denuncia
"Per un attimo abbiamo pensato di aver sbagliato edificio", scrive la segreteria regionale, chiedendo perché la sera, per i turnisti "che si sacrificano tra luoghi maleodoranti, turni massacranti e una popolazione detenuta sempre più spavalda e che spadroneggia a tutto campo, non c'è quasi mai nulla da mangiare" e perché "nei giorni normali la qualità del cibo oscilla tra lo scarso e l'inclassificabile".
"Abbiamo finalmente compreso il nostro ruolo: non ospiti, ma comparse, gli ultimi a cui riservare attenzione. Gli invisibili" chiosa Osapp.