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Economia e lavoro | 28 settembre 2025, 07:00

Come risparmiare sui consumi in bolletta: dal fornitore di energia agli elettrodomestici

Come risparmiare sui consumi in bolletta: dal fornitore di energia agli elettrodomestici

Risparmiare sui consumi in bolletta non è una cosa semplice. Non basta scegliere gli elettrodomestici giusti per contenere i consumi, pur essendo questo aspetto basilare. Occorre partire dalla base e dunque dal contratto inerente il fornitore di energia.

Per chi desidera fare le cose al meglio, un primo passo che riesce a regalare risultati concreti è infatti scegliere offerte luce e gas che ben si adattano al proprio stile di vita. Scopriamo qualcosa di più, soffermandoci sul valore aggiunto dei contratti con tariffa fissa e su alcuni piccoli accorgimenti che fanno la differenza per quanto riguarda proprio gli elettrodomestici.

Il valore aggiunto dei contratti con tariffa fissa

Quando si sceglie il fornitore di energia, bisognerebbe sempre imparare a conoscersi e capire dove è possibile migliorare i propri comportamenti, facendo attenzione a selezionare un’azienda che presenti una comunicazione chiara e trasparente.

Sotto questo punto di vista, NeN si rivela tra le realtà più interessanti grazie a soluzioni che partono dai consumi annui e propongono, in relazione a essi, una tariffa fissa.

Questo tipo di soluzioni sono in grado di offrire garanzie più concrete in termini di gestione, limitando alla radice le fluttuazioni che stanno interessando il mercato. Ciò è dovuto grazie anche alla possibilità di accedere tramite smartphone a un’app dedicata, che permette di avere sotto controllo l’intero andamento di scadenze e consumi, evitando ritardi e inadempienze. 

Con una fornitura di energia di questo tipo, la gestione dei consumi in bolletta risulta ottimizzata: il risparmio, nel lungo periodo, è perciò assicurato.

Alcuni accorgimenti utili rispetto all’uso degli elettrodomestici

La scelta di un fornitore a tariffa fissa è solo il primo passo per ottimizzare i consumi energetici. Si rivela infatti determinante usare nel modo corretto gli elettrodomestici.

Occorre pertanto interpretare le etichette nel modo giusto, cosa semplice eppure si rivela necessario, considerando che a partire dal 2021 l'Unione Europea ha introdotto dei cambiamenti significativi ma efficaci, andando a semplificare l'odierna classificazione. Dopo anni di sigle con “vari +”, si è tornati al passato e dunque a sole lettere comprese tra la A (la classe energetica più virtuosa) e la G (la classe energetica meno valida).

Una volta scelto l’elettrodomestico giusto, la parte davvero importante arriva dopo: il modo in cui lo si utilizza ogni giorno.

Anche il dispositivo più efficiente, se gestito male, può trasformarsi in una fonte di spreco. Bastano alcuni accorgimenti pratici per evitare una simile eventualità, eccone alcuni:

  • evitare di usare lavatrici e lavastoviglie a mezzo carico. Anche se alcuni modelli dispongono di programmi dedicati, il pieno carico resta l’opzione più efficiente;
  • attenzione alla temperatura: lavare i vestiti a 30°C, anziché a 60°C, è spesso più che sufficiente per garantire l’opportuna pulizia, assicurandosi però un consumo energetico contenuto;
  • questo discorso è applicabile anche al frigorifero, che dovrebbe essere impostato a 4°C e posizionato lontano da fonti di calore. Risulta inoltre essenziale evitare di introdurre cibi ancora caldi, per non sovraccaricare il motore.

Infine, occhio allo stand-by: molti dispositivi continuano a consumare energia quando sembrano spenti. Meglio disconnetterli completamente il più possibile, aiutandosi con una ciabatta con interruttore o uno smart plug.

Possono sembrare soltanto piccoli gesti, in effetti, ma che messi insieme fanno la differenza.




 



 

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