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Cultura e spettacoli | 16 ottobre 2025, 08:42

Tre ciotole, il romanzo testamento di Michela Murgia, diventa un film che convince solo in parte

Elio Germano e Alba Rohrwacher si confermano due dei migliori attori italiani del momento, salvando una pellicola che si rivela inconcludente nel trasmettere il messaggio che volere esserci alla base

Elio Germano e Alba Rohrwacher

Elio Germano e Alba Rohrwacher

Tre Ciotole racconta la storia di Marta e Antonio, una coppia che si separa dopo un brusco litigio. Marta reagisce alla rottura con un ritiro fisico ed emotivo, perdendo apparentemente l'appetito, mentre Antonio, che è uno chef di successo, si concentra ossessivamente sul lavoro. Quando Marta viene a scoprire che la sua inappetenza è dovuta a una malattia, cambia la sua percezione della vita, e anche Antonio si ritrova a dover affrontare le conseguenze della sua separazione. 

 TITOLO: Tre ciotole 

TITOLO ORIGINALE: Tre ciotole 

ANNO DI PRODUZIONE: 2025 

CASA DI DISTRIBUZIONE: Vision Distribution 

PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Spagna 

GENERE: Drammatico 

REGIA: Isabel Coixet 

CAST: Alba Rohrwacher, Elio Germano, Francesco Carril, Silvia D'Amico, Galatea Bellugi, Sarita Choudhury. 

DURATA: 120 minuti  

RECENSIONE 

Tre ciotole, il romanzo testamento di Michela Murgia, è diventato un film con protagonisti Elio Germano e Alba Rohrwacher, in una storia dove sembra che la Murgia nella protagonista femminile abbia messo  se stessa. 

Tre ciotole è come quel regalo natalizio avvolto da una carta con belle decorazioni ma che quando lo apri ti delude. In sintesi Tre ciotole è un film che procede da un buon punto di partenza, ovvero il narrare la crisi di una coppia, ma che poi non decolla e si avvoltola su se stesso in  maniera piuttosto stereotipata, fallendo nel raccontare efficacemente il difficile rapporto che Marta ha con il mondo. 

Bravissimi Elio Germano e Alba Rohrwacher, che con le loro interpretazioni riescono a rendere il film quanto meno vedibile e si confermano così due dei migliori attori italiani del momento, soprattutto Germano che nonostante il suo Antonio, protagonista del film come Marta, abbia una presenza più marginale nella storia,  riesce benissimo a calarsi nel personaggio. 

Tre ciotole era una pellicola attesa perché è il primo lungometraggio tratto da un romanzo di Michela Murgia, scomparsa tragicamente due anni fa, ma rispetta le aspettative solo in parte, rivelandosi inconcludente nel trasmettere il messaggio che sembra volere essere alla base del film.  

Voto: 2,5/5  

Davide Pistarino

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