"Ci saranno 400 assunzioni da febbraio e partirà la produzione della 500 ibrida a Mirafiori". Ecco la notizia (a suo modo epocale) che arriva dall’incontro tra l’ad, Antonio Filosa e i sindacati metalmeccanici. E torna anche il secondo turno. "Non è abbastanza, ma quello che posso dirvi è che è tutto quello che potevamo fare considerato il contesto. E’ per questo che dobbiamo risolvere insieme il problema della regolamentazione".
Ma come spiega il segretario generale di Uilm, Rocco Palombella, bisogna "chiarire a livello europeo cosa produrre e con quali tecnologie: solo da un quadro normativo si può dare fiducia agli stabilimenti. Abbiamo ribadito le nostre preoccupazioni: la continuità del Piano Italia entro il primo semestre 2026 è fondamentale, alla luce di numeri di casa integrazione molto molto marcati”.
"Essere dalla loro parte? Siamo pronti a condividere quegli impegni che in Europa possono permettere di avere chiarezza sulle regole. Ma lo vogliono tutti. In una fase di transizione è necessario avere auto ibride”, conclude Palombella.
E il segretario Generale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, aggiunge: "I 400 posti sono un buon segnale in controtendenza. E’ però necessario rafforzare il Piano Italia per la crescita dei volumi e dell’occupazione". E aggiunge: "Abbiamo ribadito a Filosa, che – data l’attuale situazione dei volumi produttivi – entro fine anno non si raggiungeranno i 310.000 veicoli, con riflessi importanti su occupazione. La 500 ibrida, ricordiamo, fu una richiesta sindacale avanzata all’allora CEO di Stellantis. Ora è necessario rafforzare la missione produttiva di Mirafiori con ulteriori assegnazioni nel prossimo piano industriale".
Roberto Di Maulo, segretario Generale Fismic, chiede "un cambio di paradigma, a partire dall’Europa. La situazione è molto complicata". Si Mirafiori e le assunzioni “si prospetta finalmente un’inversione di tendenza, anche con il ritorno del secondo turno. È un segnale che accogliamo positivamente e che va consolidato con una visione industriale di lungo periodo”.
E Michele De Palma, segretario generale Fiom, ricorda come: “Le ultime assunzioni stabili, in Carrozzeria, risalgono al 2005. Mirafiori va dunque in controtendenza, anche se speriamo che le assunzioni siano a tempo indeterminato, ma ci sarà una trattativa locale. Ma per gli altri stabilimenti nessun segnale di rigenerazione dell’occupazione a partire dagli enti centrali. Ma non ci sono stati accenni a nuovi modelli”. "È stato importante essere stati i primi sindacati incontrati in Europa. Servono nuovi investimenti. Chiediamo un percorso che porti ad un accordo con Stellantis e al Governo che tuteli e rilanci produzione, occupazione e ricerca e sviluppo. E poi servono regole chiare, non che cambiano ogni 5 minuti”.
“Abbiamo bisogno di una svolta in Europa- dice il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici. Antonio Spera -. Servono collaborazione e un cambio di regole a livello unitario”.