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S. Paolo / Cit Turin | 21 ottobre 2025, 07:14

Giardino Grosa, quanto degrado: il Comune pronto a riaffidarne la cura a Intesa Sanpaolo

Dopo mesi di problemi l’assessore Tresso annuncia il ritorno del privato nella gestione dell'area verde

Il giardino Grosa di via Cavalli

Il giardino Grosa di via Cavalli

Due interpellanze, una promessa e un giardino che da modello è diventato emblema del degrado. È la storia del giardino Nicola Grosa, l'area verde tra corso Vittorio Emanuele II e via Cavalli al centro di un acceso dibattito in Consiglio comunale dopo le segnalazioni di Pierlucio Firrao (Movimento Civico), Elena Maccanti (Lega) e - solo la settimana scorsa - di Dorotea Castiglione (Movimento 5 Stelle).

La convenzione che funziona

L’assessore al Verde Francesco Tresso ha ricostruito la vicenda: nel 2013 la Città ha stipulato una convenzione con Intesa Sanpaolo, che si è impegnata a sostenere a proprie spese la manutenzione ordinaria del giardino per due anni dal collaudo, avvenuto il 30 settembre 2016. La banca ha proseguito comunque i lavori fino al 2020, beneficiando di uno sconto sul canone Cosap.

Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento sul Canone patrimoniale, quella possibilità è venuta meno. Così, dal 2021, la gestione è tornata alla Città, che negli ultimi anni ha garantito interventi di base: sfalci del verde, sostituzione di giochi danneggiati, ripristino pavimentazioni, per una spesa di 4.700 euro nel 2025 e 2.700 nel 2024.

La palla torna ai privati

Intesa Sanpaolo - ha precisato Tresso - ha recentemente manifestato la volontà di riprendere la manutenzione del giardino. “La Città è favorevole - ha spiegato l’assessore-, e stiamo predisponendo una nuova convenzione che avrà una durata pluriennale a partire dal 2026, in modo da garantire decoro, sicurezza e una chiara divisione di competenze tra pubblico e privato”.

Nel frattempo, la gestione resta in capo alla Divisione Verde e alla Circoscrizione 3, che si occuperanno del mantenimento di arredi, verde verticale e ulteriori tagli d’erba entro l’autunno.

Degrado e sicurezza

Nonostante gli interventi, il giardino versa in condizioni critiche. La presenza di senza fissa dimora, tende da campeggio, deiezioni e rifiuti ha peggiorato la situazione igienica, con segnalazioni di infestazioni di ratti.

Amiat, su autorizzazione comunale, ha effettuato diversi cicli di derattizzazione da marzo a ottobre 2025, con trattamenti quindicinali e “extra” settimanali su un’area di 24mila metri quadrati. La Polizia Locale, inoltre, ha intensificato i controlli: due interventi a settimana, identificazioni dei bivaccanti, sanzioni per cani senza guinzaglio e per l’uso improprio del verde da parte di un chiosco, multato per occupazione abusiva e danneggiamento del prato.

Le reazioni 

Critico Firrao, che ha definito il Grosa “la dimostrazione che quando la manutenzione è affidata a un privato, l’area verde diventa un piccolo gioiello. Appena torna al Comune, si trasforma in uno spazio invivibile: accampamenti, giochi rotti e perfino topi. Lasciare scadere la convenzione è stato un errore di superficialità”.

Sulla stessa linea Maccanti (Lega): “Era un giardino bellissimo e molto frequentato. Ma quest’estate le condizioni erano allarmanti, soprattutto per la presenza dei ratti. Finché se n’è occupata Intesa Sanpaolo andava tutto bene, quando è subentrato il Comune sono iniziati i problemi. Bene che si torni ai privati, ma serve farlo presto”.

Philippe Versienti

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