Cinque persone ne sono finite in manette nell'ambito di un'operazione che ha visto gli agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino lavorare nel contrasto della piaga della pedopornografia online. Altre cinque persone sono state denunciate. Sequestrato materiale informatico usato per la detenzione e la distribuzione dei contenuti in formato digitale.
L’attività, avviata dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha compiuto alcuni passi anche sotto copertura, permettendo di scoprire e indagare 22 persone per aver condiviso e scaricato file, immagini e video di pornografia minorile.
In particolare, l’esecuzione dei decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Torino avvenuta con la collaborazione del C.O.S.C. Milano e delle Sezioni Operative di Asti, Biella, Cuneo, Imperia, Novara, Savona e Vercelli, ha portato all’arresto in flagranza di 5 soggetti, 4 nel capoluogo torinese ed 1 a Novara.
Gli arrestati, di età ricompresa tra i 30 ed i 61 anni, avevano a disposizione contenuti di sfruttamento minorile di diversa natura, talvolta relativi a violenze sessuali con bambini anche in tenera età, ma anche materiale particolarmente cruento e caratterizzato da contenuti violenti. In un caso, oltre alla detenzione di materiale proibito, si è proceduto all’arresto anche per la divulgazione dello stesso materiale, in quanto durante il blitz nell’abitazione dell’indagato si stava proprio realizzando lo scambio di materiale con altre persone.
A carico degli arrestati, come di altri cinque indagati deferiti in stato di libertà, è stato sequestrato numerosissimo materiale informatico che sarà oggetto di approfondimento mediante analisi.














