Continua la polemica sul mini-suk di Largo Giulio Cesare, uno dei punti più discussi del quartiere Barriera di Milano. A rilanciare la questione ci ha pensato il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Fabrizio Ricca, puntando il dito contro l’amministrazione comunale accusata "di inerzia e inefficacia" nel contrastare il commercio abusivo e il degrado.
“Lo denunciamo da più di un anno - spiega Ricca -, eppure il mini-suk continua ad essere in attività nonostante l’assenza di rispetto delle regole, l’occupazione abusiva di suolo pubblico e condizioni igienico-sanitarie preoccupanti. Probabilmente se la stessa scena si fosse verificata nei quartieri bene della città, il Comune sarebbe intervenuto immediatamente”.
Secondo l’esponente leghista, i residenti di Barriera di Milano sarebbero costretti a convivere quotidianamente con una situazione di illegalità diffusa e degrado ambientale.
“Le azioni della Polizia Locale si sono dimostrate inefficaci - aggiunge Ricca - perché inefficace è la linea politica del Comune. Servono controlli serrati e continui, non operazioni spot o iniziative ‘ad alto impatto’ che allontanano gli abusivi solo per qualche ora”. La richiesta è per un piano di controllo permanente sull’area di Largo Giulio Cesare e più presidi fissi delle forze dell’ordine, per garantire quella sicurezza che manca.
Sul caso è intervenuto l'assessore alla Sicurezza di Palazzo Civico, Marco Porcedda. "Si tratta di un'area monitorata dalla Polizia Locale ma anche in modalità interforze - così Porcedda -. A settembre eseguiti quattro servizi ad alto impatto. La merce viene trattata come rifiuto, quindi se ne occupa Amiat e non viene sequestrata. Non è stato emesso nessun provvedimento verso le persone fermate ma emessi 4 verbali per vendita di merce senza autorizzazione".














