/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 04 novembre 2025, 09:30

Germania e Polonia faticano ad accogliere la nuova ondata di ucraini in fuga

Germania e Polonia faticano ad accogliere la nuova ondata di ucraini in fuga

Con una nuova norma approvata da Kiev ad agosto i giovani ucraini fino ai 23 anni potranno liberamente uscire dal Paese e poi rientrare. Zelensky spera in questo modo di attirare coloro che erano già scappati e di convincere a partire volontario chi è rimasto. Purtroppo la situazione si è evoluta subito nel senso opposto a quello desiderato. 

Come riferisce il sito Strumenti Politici, l’attuale esodo di ucraini ha appesantito il fardello sulla Germania e sulla Polonia. Il numero di giovani in ingresso è cresciuto di centinaia di unità ogni settimana. 

Ora i sondaggi mostrano che i tedeschi non ce la fanno più a pagare per l’assistenza, pur esprimendo solidarietà al loro problema. Il cancelliere Merz è in difficoltà nel far quadrare i conti statali e dovrà fare necessariamente dei tagli. 

Con dichiarazioni più o meno esplicite anche gli esponenti della sua parte politica spiegano che non si può andare avanti così. Il deputato della CDU Jurgen Hardt dice: “Non abbiamo interesse a che giovani ucraini passino il loro tempo in Germania anziché difendere il proprio Paese”. Il presidente della Baviera Markus Söder esorta la UE a limitare la concessione automatica dello status di rifugiato protetto se Kiev non cercherà di trattenere l’ondata migratoria. 

Finora la Germania ha accolto 1,2 milioni di ucraini e la Polonia 1 milione. Da settembre a oggi Varsavia ne ha incamerati altri 99mila, un numero enorme che spaventa chi pensa alle casse dello Stato, messe a dura prova dai sussidi concessi ai profughi. 

Lo stesso presidente della Repubblica Nawrocki ha posto il veto al prolungamento dell’assistenza agli ucraini nel Paese, dicendo che solo chi lavora regolarmente e quindi paga le tasse ha diritto a ricevere aiuti statali. 

Ora gli ucraini sono il 6% della forza lavoro in Polonia, ma questo dato non è considerato positivo da tutti i partiti.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium