Nel cuore di un territorio segnato dalla crisi dell’automotive, c'è aria di ripartenza. A Orbassano, in strada Borgaretto, è stata inaugurata la fabbrica di Mole Urbana, la microcar elettrica firmata dal designer e imprenditore Umberto Palermo. Dopo anni di progettazione e sviluppo dei prototipi, la produzione è realtà: dodici modelli sono pronti a raggiungere le concessionarie italiane nelle prossime settimane.
500 curricula
Sono arrivati 500 curricula, ha spiegato Palermo, alla domanda di richiesta di assunzioni di operai. Attualmente sono 30 i dipendenti, ma si prevede di incrementare l'organico fino a un centinaio nei prossimi anni.
Sostenuta da un investimento iniziale di 7 milioni di euro ha visto tra i finanziatori anche Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital. Presente anche il ministro Gilberto Pichetto Fratin e la sindaca di Orbassano, Cinzia Maria Bosso.
Dall'amianto ai pannelli
Il nuovo stabilimento di Mole Urbana è sorto dove un tempo batteva il cuore dell’industria degli anni Sessanta. Dopo anni di abbandono, il sito è stato completamente rigenerato: 10.000 metri quadrati di vecchie coperture in amianto hanno lasciato spazio a 10.000 metri quadrati di pannelli solari.
La linea Mole Urbana
Una famiglia di dodici microcar elettriche pensate per la città e il lavoro. Dai modelli passeggeri (2, 3 o 4 posti) alle versioni cargo da 4 m³. Tutti i modelli sono realizzati interamente in Italia, tra Piemonte e Marche, rilanciando filiere e competenze nazionali.
La Malya
Debutta anche Malya , la “keicar” all’italiana: lunga 3,80 metri, pensata per l’uso extraurbano e autostradale, combina leggerezza, comfort e sostenibilità.





















