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Cronaca | 19 novembre 2025, 16:37

Detenuto aggredisce un agente di polizia penitenziaria durante un trasferimento

Dopo le tentate rivolte di lunedì notte, alcuni detenuti sono stati trasferiti in altre carceri e uno di loro ha opposto resistenza, colpendo un agente con un calcio al volto

Detenuto aggredisce un agente di polizia penitenziaria durante un trasferimento

Ancora ore di alta tensione quelle vissute all’interno della Casa circondariale di Torino, dove un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria è stato aggredito da un detenuto durante un trasferimento. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. 

“Nella giornata di ieri, intorno alle ore 16:00, presso la Casa Circondariale di Torino, il personale di Polizia Penitenziaria del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti è stato impegnato nel trasferimento di alcuni detenuti, per motivi di ordine e sicurezza, a seguito di gravi episodi verificatisi il giorno precedente”, spiega Vicente Santilli, segretario SAPPE per il Piemonte. “Durante le fasi di trasferimento, uno dei detenuti ha opposto resistenza in modo violento, dimenandosi e colpendo con un calcio al volto uno degli agenti di Polizia Penitenziaria incaricati della scorta. Il detenuto è stato prontamente contenuto e successivamente trasferito presso un altro istituto penitenziario”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà ai poliziotti di Torino e denuncia: “La delusione è profonda. Di fronte a episodi così gravi e frequenti non è più sufficiente esprimere dispiacere: servono misure urgenti e concrete. Nelle carceri della Nazione si deve ristabilire il rispetto della legalità e delle regole del sistema penitenziario. Il personale è allo stremo, logorato da turni massacranti, carichi di lavoro insostenibili e da una burocrazia che continua a penalizzare gli operatori in uniforme”.

Capece denuncia “una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano quotidianamente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti dei penitenziari: agenti che sono sottorganico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizi. Non è più tollerabile che ogni giorno ci siano agenti feriti, a volte anche in maniera grave. Chiediamo anche l'applicazione del regime di cui all'articolo 14 bis dell'ordinamento penitenziario, che prevede particolari restrizioni, perché questi detenuti mettono a rischio l'ordine e la sicurezza negli istituti, anche attraverso possibili fenomeni emulativi".

comunicato stampa

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