Nel pomeriggio, a margine del dibattito sulle comunicazioni riguardanti l’irruzione nella redazione del quotidiano La Stampa del 28 novembre scorso, il Consiglio comunale ha approvato due documenti di condanna di quell’episodio, per la difesa della libertà di informazione e per il contrasto di ogni forma di violenza politica.
Il testo del primo documento, una mozione firmata da Claudio Cerrato, capogruppo del Partito Democratico, sottolinea la gravità di quei fatti, in particolare perché hanno colpito una testata storica della città, simbolo della libertà di stampa, pilastro fondamentale della democrazia nel nostro Paese. Azione ancora più grave perché avvenuta il giorno in cui era indetto lo sciopero nazionale dei lavoratori dell’informazione per rivendicare la firma di un contratto in attesa di rinnovo da dieci anni.
Nel ribadire che la libertà di manifestare il proprio pensiero deve essere sempre tutelata ma non può mai trasformarsi in intimidazione, violenza o eversione, il testo della mozione esprime poi ferma condanna per l’assalto alla redazione del quotidiano La Stampa, solidarietà ai giornalisti e al personale della testata, a tutti gli operatori dell’informazione, a tutti coloro che quel giorno stavano scioperando per motivi importanti. La mozione esprime, infine, il ripudio di ogni forma di violenza politica e strumentalizzazione del dissenso e il convinto sostegno alla libertà di manifestazione pacifica.
Nel secondo documento approvato, un ordine del giorno presentato dal consigliere Silvio Viale (+Europa, Radicali italiani), si fa appello alle forze politiche, sindacali e sociali affinché nell’organizzazione delle manifestazioni siano respinte e isolate le provocazioni delle frange violente e auspica che prefetto, questore e forze dell’ordine sappiano agire con equilibrio e determinazione nel contrastare la violenza per garantire il diritto di manifestare in sicurezza di tutti nel rispetto delle leggi e della Costituzione.
In apertura dei lavori del Consiglio comunale di questo pomeriggio, la Sala Rossa ha celebrato con un minuto di silenzio la memoria di Giuseppe “Franco” Riccio e di Gian Paolo Collu, già consiglieri comunali, recentemente scomparsi.
Prima del minuto di silenzio, la presidente Maria Grazia Grippo ha brevemente ricordato le figure dei due amministratori. Riccio, consigliere dal 1993, nel corso dell’undicesima tornata elettorale, era iscritto al Partito Democratico ma è stato conosciuto e amato soprattutto al tempo della sua militanza nel Partito comunista italiano quando, da ingegnere prestato alla passione per la politica, fu particolarmente impegnato nel dibattito che portò alla redazione dell’attuale piano regolatore.
Grippo ha poi ricordato Gian Paolo Collu, consigliere eletto con la Democrazia Cristiana nell’ottava e nona tornata amministrativa, assessore all’urbanistica negli anni del Campionato mondiale di calcio “Italia ‘90”, responsabile della realizzazione dello Stadio “Delle Alpi” e di altre importanti opere pubbliche. Nel corso della sua esperienza politica, non dimenticò mai le sue origini, rendendosi attivo nell’associazionismo dei sardi a Torino come presidente del circolo “Quattro mori” di Rivoli e membro della Consulta regionale sarda dell’emigrazione.
















