La Regione Piemonte detta le regole al Comune di Torino per il Barattolo. E dal Grattacielo sono netti: "i paletti non sono negoziabili, per realizzare davvero un mercatino dove le persone in difficoltà economica possano vendere merce usata nella legalità e nel decoro". Questa mattina c'è stato il faccia a faccia tra gli assessori regionali Maurizio Marrone e Paolo Bongioanni, l’assessore del Comune di Torino Chiara Foglietta.
L'obiettivo del confronto è rinnovare la convenzione per il suk di via Carcano, dopo la stretta voluta dal capogruppo regionale della Lega Fabrizio Ricca. La legge voluta dal Carroccio limitava il mercato di Libero Scambio a sole 12 giornate l’anno. Un tetto massimo a cui la Città era contraria.
Stretta sul Barattolo
La drastica riduzione di operatività del Barattolo, in programma tutti i sabati, avrebbe voluto dire portarlo alla chiusura. Se al momento non è stata definita la frequenza del mercato di via Carcano, e altrettanto vero che si dovrà arrivare ad una mediazione tra Città e Regione, con la possibilità di aumentare le giornate.
L'ultima parola su quest'ultimo punto spetterà all'assessorato al Commercio. Dal canto suo invece l'assessore regionale al Sociale Maurizio Marrone vuole fissare dei paletti netti per dare il via libera allo svolgimento del suk.
I paletti
In particolare i venditori ammessi saranno solo persone "seguite dai servizi sociali della Città in quanto socialmente fragili, per escludere approfittatori, speculatori e delinquenti".
Il mercato dovrà poi essere gestito direttamente dal Comune di Torino, escludendo quindi il conduttore attuale, l'associazione ViviBalon. Dovrà poi essere fatto un censimento sia degli ambulanti che della merce messa in vendita, per escludere prodotti nuovi, contraffatti ed alimentari.
Marrone: "Comune ci metta la faccia"
"Se il Comune - commenta l'assessore regionale Marrone - è pronto a metterci la faccia con i servizi sociali, la polizia municipale e i suoi uffici tecnici bene perché noi miriamo a salvare sia i contributi per i negozianti con i distretti del commercio sia la riqualificazione di via Carcano, ma non siamo più disposti a tollerare prese in giro, con i poveri usati come scudi umani per nasconderci dietro ricettazione, contraffazione ed evasione fiscale”.
Lega all'attacco del Comune
“Il Comune - commenta il capogruppo della Lega in Piemonte Fabrizio Ricca - ha avuto tre mesi di tempo per sedersi a un tavolo, ma lo sta facendo soltanto adesso che si è reso conto delle conseguenze delle sue azioni. Se oggi i tagli (al commercio ndr) minacciano uno dei comparti più importanti per il nostro territorio la responsabilità è esclusivamente sua”.
Foglietta: "Paletti della Regione irrealizzabili"
Ma la Città non ci sta ai "ai paletti non negoziabili" fissati dalla Regione che, come chiarisce l'assessore Chiara Foglietta, "costituiscono condizioni per noi assolutamente irrealizzabili". "La richiesta - aggiunge l'esponente della giunta - di ammettere come venditori solo persone che siano seguite dai servizi sociali non tiene conto del fatto che non tutte le persone in difficoltà economiche sono seguite dai servizi sociali, senza contare l'evidente violazione di un principio elementare di riservatezza" "Infine, - prosegue - l'inventariazione di migliaia di oggetti più disparati all'inizio di ogni giornata di vendita è un'attività impossibile sul piano logico prima ancora di quello amministrativo".
"Sarebbe più rispettoso dei cittadini chiarire che la Regione non ha alcuna intenzione di consentire lo svolgimento del Barattolo, che mira soltanto a offrire un aiuto a persone in obiettiva difficoltà economica e non ha remore nel ricorrere ad una evidente ritorsione che finisce a carico degli operatori del commercio" conclude Foglietta.
Conticelli: "Riportiamo al sereno i rapporti"
"Abbiamo appreso nei giorni scorsi della disponibilità degli assessori regionali al commercio e al welfare di incontrare ì proprio omologhi del Comune di Torino per trovare insieme le modalità migliori che consentissero di mantenere la finalità sociale del mercato di libero scambio di via Carcano, il Barattolo, una realtà complessa che vuole unire il riciclo con un aiuto alle persone in difficoltà economica, che sono sempre di più . Con rammarico leggiamo invece dichiarazioni insensate e offensive che bollano tutte le persone che attraversano magari una fase difficile della loro vita, come delinquenti e che denotano una grave incompetenza rispetto al funzionamento del mercato stesso. La gestione assegnata con bando pubblico ha avuto proprio negli anni lo scopo di mantenere l’iniziativa nella legalità e nel solco della legge. É grave che l’assessore al welfare non abbia sentito il bisogno di andare a vedere quella realtà da vicino e che scarichi addirittura sui servizi sociali l’eventuale gestione del mercato. Peraltro è grave anche se non conosce quali siano i compiti dei servizi sociali", ha dichiarato la consigliera regionale del Partito Democratico Nadia Conticelli.
"Chiediamo con forza che il presidente Cirio intervenga per riportare i rapporti fra della Regione con i Comuni nei termini di legittimità e legalità, e ponga fine ai ricatti e agli insulti istituzionali. Siamo in una fase in cui le tensioni sociali esplodono con facilità, utilizzare termini così offensivi anche nella terminologia dispregiativa con cui la maggioranza usa la parola suk é davvero irresponsabile", ha concluso Conticelli.














