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Sanità | 16 luglio 2019, 12:22

Autismo, dopo dieci anni di “guida” il Centro Pilota dell’Asl di Torino diventa Centro Esperto

Il Centro pilota per il disturbo dello spettro autistico in età adulta dell’ASL Città di Torino, diretto dal dottor Roberto Keller, ottiene un prezioso riconoscimento

Autismo, dopo dieci anni di “guida” il Centro Pilota dell’Asl di Torino diventa Centro Esperto

Dopo dieci anni di attività pionieristica nel settore della diagnosi e trattamento dei disturbi dello spettro autistico in età adulta, il centro dell’ASL Città di Torino viene riconosciuto dalla Regione Piemonte come “centro esperto”.

L’autismo è un disturbo neuroevolutivo precoce che ha un esordio clinico nei primi anni di vita ma che tende a mantenersi anche in età adulta, di qui la necessità che anche in questa fascia di età vi siano interventi diagnostici e terapeutici idonei.

Il Centro pilota per il disturbo dello spettro autistico in età adulta dell’ASL Città di Torino, diretto dal dr. Roberto Keller, medico psichiatra e neuropsichiatra infantile,  opera all’interno del Dipartimento di Salute Mentale da dieci anni nella direzione di costruire un modello di intervento a rete, che coinvolga fortemente le famiglie, i servizi sociali, la scuola, gli enti di formazione lavorativa e il privato sociale nella formulazione del progetto individuale per la persona adulta. Con oltre 550 persone e famiglie seguite rappresenta il principale centro pubblico territoriale nazionale.

La nuova sfida è rappresentata dall’attivare una rete clinica a diffusione regionale secondo un modello hub and spoke, con la presenza in ogni ASL del Piemonte di referenti clinici per l’autismo in età adulta, che operino all’interno di equipe multidisciplinari per la formulazione del progetto di vita della persona con autismo, centri che verranno coordinati dal Centro esperto dell’ASL Città di Torino. Il Centro esperto autismo adulti si sta infatti occupando di percorsi formativi regionali anche all’interno del progetto nazionale EV.A, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e finanziato dal Ministero della Salute, per la formulazione di un PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale)  relativo alla transizione dall’adolescenza all’età adulta, progetto di cui il dr. Roberto Keller è referente regionale. 

La transizione dall’età evolutiva all’età adulta avverrà quindi con fluidità e senza soluzione di continuo con la conoscenza da parte dei curanti dell’età adulta almeno un anno prima del passaggio alla Salute Mentale da parte della Neuropsichiatria Infantile, con un modello che si basa sulla condivisione delle conoscenze della persona.

La persona viene messa al centro del percorso, anche attraverso un assessment delle preferenze che fa assumere al percorso diagnostico non tanto un ruolo di etichettatura nosografica quanto di interazione umana e di conoscenza della persona con autismo e della sua famiglia e la costruzione comune di un percorso di vita. 

Comunicato Stampa

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