Sono 502 i voti che hanno permesso di approvare la proposta di legge alla Camera dei Deputati per favorire la diffusione dei defibrillatori anche in ambienti extraospedalieri. Approvato all’unanimità, il testo passa ora all’esame del Senato per il via libera definitivo, non solo per porre i defibrillatori in luoghi come gli scali e i mezzi di trasporto aerei, ferroviari e marittimi, regolando il collegamento e l’interazione con la rete dell’emergenza territoriale 118, ma promuovendo anche campagne di informazione e sensibilizzazione e l’introduzione di specifici insegnamenti, anche negli istituti di istruzione primaria e secondaria.
Una legge, in cui si sono impegnati l’onorevole Giorgio Mulè, primo firmatario, e l’onorevole Mara Lapia, che ha visto anche l’impulso dell’associazione Italiana Cuore Rianimazione Lorenzo Greco onlus, che ha sede a Grugliasco, e che oggi si trova a Roma per ringraziare coloro che hanno permesso questo risultato.
“La proposta “salva vita” ha unito i cuori e le mani dei rappresentanti del popolo – ha dichiarato il presidente Marcello Segre – . Abbiamo voluto ringraziare subito i relatori, i presentatori delle otto proposte di legge, i membri della Commissione Affari Sociali che ci avevano ascoltato in audizione recependo molte indicazioni da noi suggerite: la liberalizzazione dell’uso del dae per qualsiasi cittadino senza responsabilità, la diffusione di campagne informative sulle modalità di soccorso che insegnino l’importanza e la semplicità di utilizzo dello strumento salva vita, la diffusione della cultura nelle scuole a partire dalle scuole elementari come noi portiamo avanti da cinque anni, la riduzione dell’Iva per tutti al fine di agevolare le installazioni e un’unica app per localizzare i dae e chiamare una rete di soccorritori”.
L’associazione, che porta il nome di un bimbo deceduto nel 2014 a causa di un arresto cardiaco, nipote del Presidente Onorario, realizza progetti anche per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, insegnando come comportarsi di fronte ad un arresto cardiaco grazie al “Progetto Vita Ragazzi” ai ragazzi di ogni ordine e grado.
“Il nostro impegno incessante e di altre Associazioni unite sotto Progetto Vita che dal 1998 a Piacenza rappresenta una eccellenza nel mondo è stato riconosciuto – ha aggiunto Marcello Segre -. L’Italia si adegua ad altri 13 paesi europei nei quali la formazione non è necessaria per usare i defibrillatori – ha commentato Marcello Segre, presidente dell’Associazione Italiana Cuore Riabilitazione Lorenzo Greco, intitolata al bambino morto per un arresto cardiaco anni fa - attendiamo al più presto l’approvazione al Senato per poter applicare con l’aiuto di Mario Greco, che ha contribuito ad installare i nostri 500 defibrillatori, i cartelli come in Francia e in Inghilterra con la scritta “tutti possono usare questo apparecchio” accanto alle due frasi che da sempre abbiamo apposto (l’art 54 stato di necessità e lo slogan #anchetupuoisalvareunavita!)”.