Si apre con una nuova protesta della minoranza il terzo giorno di Consiglio Regionale per l'approvazione della proposta della Lega di referendum abrogativo sulla quota proporzionale prevista dall’attuale legge elettorale. La conferenza dei capigruppo ha stabilito, su proposta della maggioranza, il contingentamento dei tempi.
Una decisione che ha provocato le proteste di LUV, PD, Moderati e Chiamparino per il Piemonte del sì. Le opposizioni hanno esposto un lungo striscione, composto di tanti fogli A4 quanti sarebbero necessari per contenere tutto il quesito del referendum proposto dal Carroccio. La consigliere regionale del PD Monica Canalis ha accusato la Lega e la maggioranza di essere "in cerca di visibilità" e nel contempo di bloccare "i lavori della Regione"."Come opposizione non ci pieghiamo ai diktat di Salvini", conclude l'esponente dem.
Proteste anche dal M5S: la capogruppo Francesca Frediani ha consegnato al Presidente Alberto Cirio una maschera di Matteo Salvini. "I piemontesi - commentano i pentastellati - devono sapere che questo è il vero volto del Presidente della Regione Piemonte". "Cirio - continuano - esegue, senza fiatare, gli ordini di Salvini. Mette in atto i diktat di un segretario di Partito che sta occupando con i suoi capricci il Consiglio regionale del Piemonte e di altre regioni italiane".
"Se la Lega vuole cambiare la Legge elettorale lo faccia raccogliendo le firme, come abbiamo fatto noi per molti anni. Non certo utilizzando le Istituzioni per interessi di partito. Quanto sta accadendo in questi giorni segna il punto più basso toccato dal Consiglio regionale del Piemonte", conclude il Gruppo Regionale del M5S.
Il Presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia ha deciso di sospendere la seduta per qualche minuto.