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Sanità | 31 gennaio 2020, 16:54

Parco della Salute, Icardi: "Cento posti in più al Sant'Anna, il Regina Margherita resta fuori"

"E' la pietra miliare del progetto per la cura dei bambini", dichiara l'assessore regionale alla Sanità

Parco della Salute, Icardi: "Cento posti in più al Sant'Anna, il Regina Margherita resta fuori"

"Destiniamo i 90 posti letto di pediatria e i 10 posti di terapia intensiva pediatrica alla degenza di ostetricia e ginecologia, i cui spazi saranno progettati in modo tale da essere compatibili con un eventuale ampliamento strutturale nell’ambito pediatrico": così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, a commento della delibera con cui, stamattina, la Giunta regionale ha precisato la destinazione degli spazi indicati nello Studio di fattibilità del nuovo Parco della Salute di Torino.

"In pratica, teniamo fuori dal nuovo Parco della Salute di Torino l’ospedale Regina Margherita, mentre potenziamo all’interno del Parco le strutture destinate ad ospitare l’ospedale Sant’Anna. Sarà la pietra miliare della struttura destinata alla cura delle mamme e dei bambini, in vista di un eventuale e successivo completamento, che in prospettiva comprenda anche il Regina Margherita".

"Il progetto complessivo del Parco rimane lo stesso – osserva Icardi - così come non ci saranno costi aggiuntivi. Assegniamo cento posti in più al Sant’Anna, che potrà così mantenere e sviluppare gli attuali standard di elevata specializzazione e qualificazione dell’ospedale, scongiurando il drastico ridimensionamento previsto dal progetto originario, che attribuiva all’ostetricia appena 50 posti letto".

"Complessivamente, il nuovo Sant’Anna all’interno del Parco disporrà di 224 posti letto, tra Ostetricia, Patologia neonatale e Ginecologia. Parallelamente, si lavorerà al reperimento delle risorse per potervi eventualmente trasferire anche il Regina Margherita, in un edificio aggiuntivo, compreso nella stessa area materno-infantile del Parco".

“Con la delibera approvata quest’oggi finalmente la Giunta Cirio pone fine ai dubbi sul futuro dell’ospedale Sant’Anna: ostetricia e ginecologia troveranno la loro naturale collocazione all’interno del Parco della Salute, dove si potranno affrontare anche le situazioni più complesse grazie alla presenza di tutte le specialità medico-chirurgiche", sottolineano Mauro Salizzoni, Vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte, e Monica Canalis, Consigliere regionale Pd vice Segretario Pd Piemonte.

"Una scelta razionale, che guarda alla salute e alla sicurezza delle donne e dei nascituri, abbandonando discutibili ipotesi di ‘spezzatino’ che avrebbero trasformato il Parco in una riedizione delle Molinette, perdendo ogni capacità competitiva e collaborativa rispetto a quanto si sta realizzando a Milano con l’Human Technopole. Ci fa piacere, inoltre, prendere atto che per la prima volta si parla di ‘un possibile successivo completamento’, che verrebbe a comprendere anche il Regina Margherita, sempre nel rispetto dell’autonomia funzionale del pediatrico-infantile che mai è stata messa in discussione".

"La delibera di oggi rappresenta un passo in avanti. Ora non si deve perdere altro tempo, perché gli ospedali dell’attuale Città della Salute non sono più in grado di reggere. Si proceda come da cronoprogramma, accelerando anche le bonifiche dell’area ex Avio che dovrà essere pronta non appena terminata la procedura di assegnazione".

"Apprendiamo che dal nuovo Parco della Salute sarà tenuto fuori il Regina Margherita mentre verrà incluso il Sant'Anna. Ma il costo per tener fede alle promesse di Cirio lo sosterranno i cittadini in quanto parrebbe che il nuovo Parco si doterebbe di ulteriori 100 posti letto (90 di degenza pediatrica e 10 di terapia intensiva neonatale)", attacca Francesca Frediani, capogruppo M5S Piemonte.

"Il Master plan del progetto prevedeva un costo di costruzione a posto letto pari a 375.000€. Dunque potremmo ritrovarci con circa 40 milioni di costi di costruzione in più con una ricaduta sul canone complessivo annuo di concessione par 70 milioni di euro. Fondi che l’assessore Icardi e il presidente Cirio tireranno fuori da qualche cilindro. Insomma potrebbe essere una grave decisione presa ai danni dell’assistenza territoriale".

"Tanto tuonò che piovve" - commenta Marco Grimaldi, capogruppo di LUV in Regione: "si tratta di una scelta scellerata, che rischia di fare saltare l'intero progetto di Parco della salute con conseguenze nefaste per la sanità piemontese".

comunicato stampa

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