“Una battaglia di civiltà”: con queste parole, Forza Italia ha annunciato ufficialmente la partenza della campagna contro la riforma della prescrizione voluta dal ministro della giustizia Bonafede che prevede l'interruzione dell'istituto dopo la sentenza di primo grado.
“Da sempre noi siamo garantisti – dichiara il coordinatore regionale Paolo Zangrillo – e sosteniamo lo stato di diritto, per questo siamo contro questa riforma e ci stiamo battendo in parlamento per abrogarla anche se non basta: occorre sensibilizzare i cittadini e per questo saremo nelle piazze con i gazebo”.
A scendere nel dettaglio delle questioni giuridiche e politiche è invece il deputato Enrico Costa, responsabile nazionale del dipartimento giustizia: “Da sempre – spiega – sottolineiamo l'incostituzionalità di un emendamento, approvato dal precedente governo, che allungherebbe i tempi dei processi colpendo la difesa in un vero e proprio attentato ai principi liberali. Il ministro Bonafede, inoltre, l'aveva proposto annunciando una riforma del processo penale che, in realtà, non si è mai vista”.
A finire nel mirino dell'ex ministro Costa è poi anche il Partito Democratico, reo di aver “cambiato bandiera” dopo l'alleanza di governo contro il Movimento 5 Stelle: “Vogliono tenere - prosegue – il piede in due scarpe: quando erano all'opposizione avevano votato contro la riforma, insieme a noi, usando toni anche molto accesi. Una volta passati al governo, invece, si sono schierati per rispedire in Commissione la nostra proposta di abolizione".
"Siamo convinti che, in caso di voto segreto in aula, il PD potrebbe addirittura spaccarsi”, ha concluso Costa.