E’ mancato il papà di una mia carissima amica: niente rosario e nemmeno il funerale. Non ho potuto essere vicino a Antonella, nemmeno per un istante, in questo triste momento.
Così come non ho potuto accompagnare nell’ ultimo viaggio Massimo, un collega con il quale ho condiviso tantissime giornate e fatiche, spese a seguire e raccontare fatti di cronaca.
Sono gli effetti collaterali di questo terribile periodo. Il decesso di queste due persone non c’ entra nulla con la pandemia in atto, ma giustamente sono stati vietati gli assembramenti e le funzioni. E così chi muore, se ne va da solo. Al massimo con un saluto, frettoloso dei parenti più stretti.
Tutto questo è ingiusto ed è per questo che è davvero un virus bastardo.
La morte è sempre un momento terribile: per chi rimane è un distacco doloroso, difficile da superare. Ma l’ aver accanto gli amici, gli affetti, la solidarietà e le preghiera di chi ci vuole bene può recare un po’ di sollievo. Quando sono mancati i miei genitori ho sentito attorno a me il calore di tante persone e questo mi è stato di grande aiuto.
Non c’ è polemica con i provvedimenti e i divieti: sono giusti, sacrosanti e speriamo servano a fermare il contagio. E’ soltanto tanta rabbia contro questo virus subdolo e bastardo che ci toglie anche la possibile di portare un saluto a chi affronta – in questi giorni – il suo ultimo viaggio.