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Cultura e spettacoli | 19 marzo 2020, 20:32

A Torino il cinema da casa contro la solitudine da Coronavirus: "Portiamo musica e colore a chi si sente solo"

Ogni sera, tra le 20 e le 21, sulla facciata di un palazzo di via Santa Giulia vengono proiettati spezzoni di film e cartoni. Un’iniziativa che coinvolge il vicinato e piace, soprattutto in un momento particolare in cui sono vietati gli assembramenti

A Torino il cinema da casa contro la solitudine da Coronavirus: "Portiamo musica e colore a chi si sente solo"

Mezz'ora di magia, trenta minuti di musica e colore in un momento particolare per Torino. E’ in via Santa Giulia, nel cuore di Vaniglia, che ogni sera ha luogo un’iniziativa tanto unica quanto apprezzata dai residenti: il cinema da casa. Se è vero che le sale sono chiuse causa Coronavirus, non è però scontato che i torinesi debbano per forza rinunciare alla bellezza di un film o di un cartone animato. 

Da Mary Poppins alla Carica dei Cento Uno, passando per il Libro della Giungla, ogni sera i grandi classici amati e apprezzati da tutti vengono proiettati sulla facciata di un palazzo. L’idea nasce a Roma, da Alice nella Città, un’organizzazione che si occupa di organizzare un festival del cinema per i ragazzi e a Torino è stata replicata da Zidalab, un’associazione culturale del territorio. L’obiettivo, di fatto, è quello di far vivere un momento di felicità e spensieratezza nelle abitazioni di chi, pur non potendo uscire da casa, ha la possibilità di condividere con il proprio vicinato. “Portiamo un po’ di sorriso a chi sta a casa da solo e vive un momento di difficoltà, lo scopo è quello di anima una strada portando luce e colore” spiega Federica, che da giorni porta avanti l’iniziativa.

Tutto, in via Santa Giulia, si svolge nel pieno rispetto delle regole e dei vicini: i filmati vengono proiettati sulle mura e persiane chiuse di una casa vuota e disabitata in modo da non infastidire nessuno, i decibel sono contenuti e la divulgazione di piccoli spezzoni di film non più lunghi di due minuti non viola le normative Siae. “Cerchiamo di trasmettere tra le 20 e le 21, perché la bimba del piano di sotto o l’anziano poi vanno a dormire” chiarisce Federica, che ha apposto dei cartelli sul palazzo di fronte al suo per avvisare i condomini dell’iniziativa. La premura nel rispettare le esigenze del vicinato è totale. Anzi. Sono gli stessi vicini a essere coinvolti nel progetto: uno mette a disposizione il proiettore, mentre gli inquilini del piano di sotto si occupano della cassa con l’amplificatore.

Il risultato? Il cinema da casa incanta, piace. E soprattutto è per tutti. Sì, perché dovendo stare a casa, l’associazione si è impegnata nel trasmettere l’iniziativa in diretta sui social network per evitare gli assembramenti in via Santa Giulia e le canzoni dei cartoni sono arrivate un po’ ovunque, regalando momenti di spensieratezza in un periodo storico particolarmente difficile. Il modello è ovviamente replicabile anche in altri luoghi della città. “Chi è del settore creativo può dare qualcosa per aiutare gli altri, senza invadere lo spazio altrui. L’effetto, ve lo garantisco, è magico” rivela Federica, impegnata a scegliere la scaletta dell’ennesima serata di proiezioni.

Colore e musica contro la solitudine e le strade deserte: il cinema da casa conquista Torino.

Andrea Parisotto

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