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Volley | 03 dicembre 2016, 12:37

Volley, Serie B - Parella, Battocchio pronto alla sfida con Cuneo: "Una società che ha fatto la storia"

Il coach parellino ha anche risposto alle critiche ricevute per la vittoria 3-2 a Savigliano: "Mi è dispiaciuto leggere certi commenti, perché secondo me non abbiamo buttato un punto, ma guadagnati due; mi hanno criticato per aver utilizzato i giovani, ma questo è il nostro obiettivo, far crescere questi ragazzi in ottica futura"

Volley, Serie B - Parella, Battocchio pronto alla sfida con Cuneo: "Una società che ha fatto la storia"

Grande attesa per il match di questa sera tra il Volley Parella capolista e la Bre Banca San Bernardo Cuneo. Un vero e proprio esame per i torinesi, che arrivano a questo incontro al primo posto, ma per la prima volta in stagione si trovano ad affrontare una squadra che occupa le posizioni più alte della classifica. Tanta l’attesa per il coach parellino Matteo Battocchio, che abbiamo intervistato alla vigilia del match.

Buongiorno coach, mancano poche ore alla partita contro Cuneo, una partita speciale.
«Si, perché Cuneo è la storia, soprattutto per chi come me da ragazzo ha giocato contro le loro giovanili e sognava un giorno di affrontare la prima squadra. Se un giorno mi avessero detto che li avrei affrontati da avversario, anche se da allenatore, non ci avrei mai creduto. Cuneo rappresenta la storia del nostro volley. Affrontare la loro prima squadra mi offre delle sensazioni belle ed emozionanti».

Arrivate a questo incontro dopo la vittoria al tie break in casa di Savigliano.
«Mi è dispiaciuto leggere certi commenti su alcuni giornali riguardo alla nostra gara di Savigliano. Qualcuno si è lamentato, perché ho utilizzato alcuni giovani nei ruoli chiavi e dicono che abbiamo buttato un punto. Ma noi non pensiamo ai punti, bensì a crescere i ragazzi, è questo il nostro reale obiettivo. Siamo primi e non mi sto nascondendo, ma è vero che dobbiamo ancora affrontare le big. Mi arrabbio però quando qualcuno si lamenta visto che faccio giocare i giovani, perché gli va dato spazio, tempo e modo di sbagliare».

Insomma è soddisfatto della prova di Savigliano.
«Alla luce della partita di sabato sono due punti guadagnati e loro non avrebbero rubato nulla se ci avessero battuto, perché hanno giocato una grande partita. C’è un po’ di rammarico magari per il secondo set, che potevamo portare a casa. Sono soddisfatto in particolare per la reazione al tie break, che non è mai stato in discussione. Ripeto, abbiamo inserito due ’99 e un ’96, se vuoi che i ragazzi crescano, devi aspettarli, supportarli e incoraggiarli dopo alcuni passaggio a vuoto».

Quali sono le aspettative e le preoccupazioni in vista della sfida contro Cuneo?
«Ci sono tutta una serie di timori quando si affronta una squadra come Cuneo, è un po’ come sfidare la Juventus, per la fantastica storia che ha avuto. Di loro temo il pubblico caloroso che li segue ovunque, spesso premiato come miglior tifoseria italiana in passato. Si tratta di gente che era lì quando la squadra si trovava in finale di Champions e non si è allontanata dalla società nemmeno in B2. Inoltre la squadra ha una grande alchimia in campo, anche attraverso il video si nota quanto i giocatori tengano alla maglia che indossano, mettono sempre tutto in campo. Poi ci sono anche alcuni giocatori di livello altissimo, come Coscione. Mi dispiace, da amante di questo sport, per l’assenza di Ariaudo, un giocatore straordinario. Sappiamo che se loro dovessero giocare bene, per noi sarebbero guai, quindi dovremo essere bravi a far si che non esprimano al meglio».

Come arrivate a questa gara e cosa dovrete fare per vincere?
«Abbiamo avuto due settimane travagliate, nelle quali alcuni nostri giocatori hanno avuto alcuni problemi fisici dovuti a traumi e non alla preparazione. Non tutti sono al cento per cento, ma credo che quando giochi partite come questa, affrontando una società che ha fatto la storia di questo sport, riesci a superare ogni dolore. Sarà una partita difficile, perché loro sono una squadra quadrata, ma se vogliamo vincere dovremo fare in modo di mettere in difficoltà Coscione, una cosa non facile perché è un gran giocatore, ma se non dovessimo riuscirci sarebbero guai».

Ha parlato molto di quanto stimi Cuneo: era tifoso dei cuneesi in passato?
«Si, tifavo per Cuneo, sono anche andato a vedere più volte le sue partite. Quando ho deciso di allenare, ho seguito spesso gli allenamenti dei loro grandi coach. Insomma, la strada per arrivare al palazzetto di Cuneo la conosco a memoria. Non ho mai battuto questa squadra da giocatore, anzi ho sempre peso sonori schiaffi, mentre da allenatore l’ho battuta».

Giorgio Capodaglio

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